A 400 milioni il mercato dell’ortofrutta bio

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Il mercato dell’ortofrutta coltivata con tecniche biologiche – riporta Roberto Zanoni, presidente di Assobio – vale ormai oltre 400 milioni di euro. È il dato più significativo che emerge da F&V Organic Monitor, l’indagine condotta da Nomisma per conto di Assobio e Alleanza delle Cooperative agroalimentari presentata sabato 8 settembre al SANA di Bologna.

Il 61% degli italiani sceglie il bio perché è sinonimo di salute e benessere, il 24% perché è più buono. ‘

La filiera biologica italiana – spiegano i promotori del rapporto -, continua a crescere e a godere di ottima salute grazie alla crescita dei comportamenti eco-sostenibili dei consumatori; in questo ambito le tendenze di consumo premiano l’ortofrutta, che si conferma il comparto biologico più apprezzato dagli italiani’. Da qui i numeri da primato. Il giro d’affari deriva dalla somma dei ‘due principali canali di acquisto, la distribuzione moderna (per il 49% degli italiani tale canale è prevalente) che registra oltre 316 milioni di euro di vendite negli ultimi 12 mesi (da luglio 2017 a giugno 2018), seguita dai negozi specializzati (canale prescelto dal 22% delle famiglie acquirenti) con oltre 83 milioni di euro; seguono gli acquisti diretti dai produttori (il 15% fa ricorso a questo canale per gli approvvigionamenti di prodotti ortofrutticoli biologici), i mercati e la vendita online‘.

La ricerca ha coinvolto, oltre ai produttori, anche i principali operatori del canale specializzato e della grande distribuzione come Coop, Conad, Auchan, Carrefour, Bennet, Pam Panorama e NaturaSì. Dal report emerge anche un quadro interessante sul profilo del consumatore di ortofrutta biologica: il 92% degli acquirenti è laureato e l’88% ha meno di 35 anni. Nell’ultimo anno 7 famiglie su 10 hanno messo in carrello l’ortofrutta biologica e il 72% delle famiglie italiane ha acquistato almeno una volta frutta e verdura biologiche (il 61% almeno una volta a settimana e il 25% due-tre volte al mese).

La ricerca poi fornisce una fotografia delle motivazioni che spingono all’acquisto i consumatori: frutta e verdura biologica sono percepiti come sinonimo di salute e benessere (61% degli acquirenti segnalano tale fattore), sono garanzia di sicurezza e qualità dei prodotti (46%) e di rispetto per l’ambiente (34%). Ad incidere sulle scelte risultano anche il gusto (il 24% lo ritiene superiore) e i suggerimenti di medici e pediatri (4%).

La classifica dei prodotti ortofrutticoli biologici più venduti negli ultimi 12 mesi nella distribuzione moderna, considerando i prodotti venduti a peso imposto e a peso variabile, è composta da: banane, limoni, pomodori, carote, zucchine, mele, aglio, kiwi, patate e finocchi.

Secondo Davide Vernocchi, coordinatore del settore ortofrutticolo di Alleanza delle Cooperative agroalimentari, ‘è importante non solo eliminare tutti gli ostacoli che impediscono la crescita del segmento biologico, ma continuare ad accompagnare i consumi biologici con un’importante spinta di comunicazione, perché è proprio puntando sull’informazione ai consumatori che si rafforza e consolida la domanda di prodotti bio e si riesce ad aprire anche nuovi spazi di mercato alla parte produttiva’.

‘Con il monitor ortofrutta completiamo il quadro delle informazioni di mercato che forniamo regolarmente alle nostre imprese, mettendole in grado di leggere le tendenze di tutti i canali commerciali e programmare di conseguenza le produzioni’, ha sottolineato a Bologna il presidente di AssoBio (che è l’associazione nazionale dei produttori biologici aderente a FederBio), Roberto Zanoni.

(fonte: SIR) 

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