Alce Nero, l’azienda del biologico fondata nel 1978, ha scelto Bitonto e Ruvo di Puglia per la propria convention aziendale che si è svolta da venerdì 8 a domenica 10 aprile.
Un viaggio nelle terre del marchio, quello che hanno intrapreso le persone di Alce Nero lo scorso fine settimana, per far visita al socio Finoliva che da anni produce l’olio extra vergine di oliva biologico a marchio Alce Nero. Un modo per far vivere ad ognuno, direttamente, una delle realtà produttive che ogni giorno contribuisce alla storia del marchio bolognese.
I luoghi, le persone e i valori che rendono possibile la nascita dell’olio extra vergine sono stati i protagonisti di questa tre giorni, per consentire agli oltre 60 dipendenti di Alce Nero che hanno aderito, al Presidente e ai vertici aziendali di toccare con mano una delle filiere più significative e numerose. E’ un modello di business unico, infatti, quello del marchio bolognese, capace di integrare al suo interno agricoltori e trasformatori, più di 1.000 in Italia e 10.000 piccole imprese famigliari nel Centro e Sud America, espressione dei 10 grandi soci che compongono la Spa. Sono proprio alcuni di questi produttori che il 9 aprile si sono incontrati per confrontarsi sulla visione comune che li vede impegnati da anni in un biologico autentico.
Il programma si è svolto partendo dalla visita guidata all’uliveto, al frantoio e allo stabilimento produttivo di Finoliva Global Service, oltre ad un momento di convention aziendale che si è tenuto al Teatro Comunale di Ruvo di Puglia nel pomeriggio di sabato 9 aprile. Un evento corale che l’azienda ha voluto valorizzare grazie ad una trasferta che è stata pensata anche come un’occasione per riunire tutti dopo i due difficili anni di pandemia che ci stiamo lasciando alle spalle.
Proprio per questo, il fine settimana ha coinvolto i dipendenti anche in attività che hanno permesso alle persone di Alce Nero di conoscere il territorio e le sue tradizioni: dalla visita alla Cattedrale di Bitonto ad una passeggiata nella Murgia fino al laboratorio dove i partecipanti si sono cimentati nella preparazione di una pietanza simbolo della cucina pugliese.
E’ stata questa l’occasione per comprendere il valore del BioDistretto delle Lame che include i Comuni di Bitonto e Ruvo di Puglia per un’estensione di 40.000 ettari. Un’area centrale per la produzione di olio extravergine di oliva di alta qualità, uva da vino e uva da tavola, mandorle, ciliegie e grano duro, grazie alla vocazione naturale verso un’agricoltura sostenibile. Una realtà non solo agricola, ma nata allo scopo di valorizzare il territorio e la produzione agricola sostenibile e di qualità, obiettivi perseguiti grazie all’associazione fra enti comunali, produttori singoli o associati, aziende di confezionamento e commercializzazione di prodotti agricoli, cooperative sociali, associazioni culturali e pro-loco.
Fonte: Ufficio stampa Alce Nero