L’olivicoltura eroica nell’obbiettivo. È un’immagine nitida, messa a fuoco dall’occhio esperto di Enzo Signorelli, riportata e applaudita dal New York Times. Ancor più apprezzata oltreoceano perché giacimento prezioso di extravergine biologico pluripremiato.
Siamo in Sicilia, tra i Comuni di Ragalna e Santa Maria di Licodia (CT), alle pendici dell’Etna a 500/700 metri di altitudine dove oliveti secolari sono impressi in un quadro che mostra un ambiente integro e a tratti inaccessibile.
Fotoreporter di professione e per passione, Signorelli è approdato all’olivicoltura dopo una vita spesa a immortalare e raccontare che cosa accadeva nel mondo, lavorando per le più importanti agenzie. Trent’anni a Milano, con passaggi in Afghanistan, Stati Uniti, Israele, Giappone, Cuba. Senza rinunciare però a ritagliarsi spazi per realizzare servizi nella sua isola dove, peraltro, ha iniziato a specializzarsi in fotografia industriale.
Il ritorno
Il richiamo alla terra d’origine è stato definitivo quando si decise di cedere l’oliveto secolare di famiglia. “Mia madre – racconta – mi disse che era giunto il momento di vendere. Quando un possibile acquirente annunciò che avrebbe raso tutto al suolo e avrebbe costruito due ville, ho guardato quegli antichi olivi e ho preso la mia decisione”.
Cioè quella di comprare gli attrezzi e imparare facendo per un periodo il “garzone” di Alfio, il contadino che li aveva aiutati a gestire la loro proprietà agricola per 30 anni. Andò bene, tanto che venne acquistato un altro oliveto vicino. “Alfio – spiega – ha rispettato quel che ci stava a cuore, non usava pesticidi e diserbanti. Ma la prima cosa che ho fatto è stata quella di garantire il Bio con l’ente di certificazione Suolo e Salute, sia per l’olio originario, sia per gli altri tre che abbiamo prodotto”.
Varietà autoctone
Due sono ricavati dagli oliveti di proprietà (6 ha e mezzo): Contrada Difesa, un blend di Nocellara Etnea e alcune varietà rare autoctone (il caldo torrido di quest’anno non ne ha consentito la produzione); Contrada Mancusi, un monovarietale di Nocellara Etnea. Gli altri due – Foglie di Platino monovarietale di Biancolilla, e Foglie di Platino monovarietale di Nocellara del Belice – sono ricavati da olive selezionate provenienti da due oliveti in provincia di Agrigento a 350 metri sul livello del mare. Le olive vengono portate dopo poche ore dalla raccolta in frantoi di ultima generazione, Cutrera e Consoli. La produzione arriva a 5/6mila bottiglie.
Nonostante le difficoltà e la fatica nella coltivazione degli uliveti (tutti i lavori in campo devono essere fatti a mano), Signorelli è riuscito a riproporre qui la sua estetica professionale mantenendo un perfetto equilibrio tra gli antichi olivi, la vegetazione che li circonda e le colate laviche che caratterizzano questo territorio. Per questo dell’olivicoltura eroica ne ha fatto un progetto.
I progetti
“Olivicoltori Eroici dell’Etna® – chiarisce – è l’idea di recuperare gli oliveti abbandonati sulle pendici del vulcano, gestirli, certificarli, riportarli alla produzione di alta qualità e, se riusciamo, di acquisirli”.
E così si è messo a disposizione degli altri e sta facendo addirittura proseliti. Proprio in questi giorni alcuni proprietari gli hanno chiesto consulenze per riportare i loro uliveti allo splendore originale e ricavarne un prodotto biologico. Ma i progetti non si fermano qui. Uno, molto ambiziosoe a lungo termine, è di impiantare un piccolo oliveto ad alta quota, intorno ai 1000 metri, sperimentando una soluzione per ovviare al riscaldamento globale. L’altro, più immediato, la produzione di un nuovo EVO nella prossima campagna 2022-2023, un monovarietale di Tonda Iblea.
Prezzo: dai 18 ai 21 euro a seconda della varietà, 50 cl
Info: enzosignorelli.wordpress.com
Daniela Utili