Il biologico? “Uno stile di vita. Il punto di partenza per ricostruire il mondo rurale in chiave sostenibile”. Prodotti 100% bio, utilizzo di sole energie rinnovabili per produrre la pasta, magazzino in bioedilizia, materie prime coltivate a brevissima distanza dalla trasformazione, prezzo equo agli agricoltori e per la fine dell’anno confezioni plastic free. Un’attenzione all’ambiente a 360 gradi. Ecco come la Cooperativa Agricola Gino Girolomoni si muove per preservare l’ecosostenibilità.
Giovanni Battista Girolomoni, Presidente della Gino Girolomoni Cooperativa Agricola, ha fotografato lo scenario attuale della Cooperativa, raccontandone poi le prospettive.
La cooperativa sorge negli anni ’70, per iniziativa di Gino Girolomoni, il “padre del biologico”, sua moglie Tullia Romani e alcuni giovani di Isola del Piano, un piccolo comune dell’entroterra marchigiano, che come tanti altri dell’appennino stava vivendo una grande fuga dalle campagne. “Da una serie di iniziative culturali per valorizzare la civiltà contadina, nasce quindi la nostra cooperativa, con l’obiettivo di far rimanere i giovani nel territorio e far rinascere le campagne abbondonate”. Sin da subito è stata connaturata all’identità stessa della cooperativa la vocazione al biologico, “con l’intento fin dallo statuto fondativo di produrre alimenti “che non provochino danno alcuno alla salute del consumatore”.
Le prospettive di mercato ipotizzate ad inizio attività erano limitate al comune di Isola del Piano. L’obiettivo è poi diventato quello di “riuscire a valorizzare le sue produzioni agricole, tramite prodotti naturali che iniziavano ad essere richieste in alcune grandi città”, racconta Giovanni Battista Girolomoni.
Il prodotto principale del catalogo commerciale della Cooperativa è senza dubbio la pasta. Nel 2020 sono state prodotte circa 10.000 tons di pasta biologica. In aggiunta a questa, “commercializziamo inoltre anche altri prodotti, quali couscous, passata di pomodoro, olio extra-vergine di oliva, legumi e cereali in chicchi”, precisa Girolomoni.
L’orgoglio principale? “Aver costruito l’intera filiera della pasta bio, dalla coltivazione in campo di circa 5.000 ha, alla trasformazione e alla pastificazione a Isola del Piano, in impianti bio dedicati. 100% bio e di proprietà degli agricoltori”.
I canali di vendita principalmente utilizzati dalla Gino Girolomoni Cooperativa Agricola sono i negozi specializzati BIO, i negozi equo-solidali, le gastronomie e ai gruppi di acquisto solidale. “Il Covid-19 ha fatto impennare i consumi dei nostri prodotti, essendo noi poco presenti nel comparto della ristorazione ed essendo molte persone costrette a rimanere in casa”, aggiunge Girolomoni.
Il trend del fatturato conferma questa evidenza: “Nel 2020 abbiamo fatturato più di 18 milioni di euro. Nel 2021 ci aspettiamo un leggero calo, dovuto al ritorno alla normalità dei consumi”. L’80% del fatturato è realizzato grazie all’estero, “siamo presenti in quasi 30 Paesi, Ue e extra-Ue”.
Girolomoni si esprime con queste parole per commentare la situazione generale del comparto del biologico nel mercato della pasta, “sta vivendo un rallentamento dopo il grande boom del 2020, si registra comunque una crescente attenzione ai prodotti salutistici, con coltivazione locale e con grani antichi”.
Gli sviluppi del mercato del Bio dipendono, secondo Girolomoni, dalle politiche di sostegno che l’Ue metterà in campo per favorire il consumo di prodotti Bio: “C’è un grande potenziale, ma anche una crescente competitività, con l’ingresso di molti operatori in un mercato ancora molto piccolo”.
Tra gli obiettivi futuri che la Cooperativa si pone, figura la volontà di continuare a sviluppare la filiera dei seminativi Bio nelle Marche, compartecipando alla creazione del distretto del biologico marchigiano, che diventerebbe il più grande in Italia e in Europa. “Inoltre, stiamo partecipando alla ricerca di nuove varietà di semi adatti all’agricoltura biologica, settore molto sviluppato nel nord-Europa, ma carente nel nostro paese”, aggiunge Girolomoni. Novità di prodotto sono previste a livello di lancio di nuovi formati di pasta.
Il Presidente della Cooperativa immagina il futuro della stessa all’insegna di queste parole: “Biologico, Agricolo, Locale. Con l’obiettivo di restituire dignità alla terra. La terra e il suo popolo, che la coltiva o che la ama”.
Stefania Tessari