E-commerce e biologico: un interessante binomio che abbiamo approfondito, settimana scorsa (vedi news) . Ma cosa ne pensano i protagonisti del settore?
Il maggior favore dei consumatori riguardo l’utilizzo del canale offerto dall’e-commerce, rafforzatosi nel corso del 2020, su spinta anche del lockdown, è piuttosto evidente ed è stato “fotografato” con chiarezza da diversi rapporti di ricerca, come raccontato nell’articolo. Per questa ragione è apparso interessante interpellare la voce di due realtà aziendali protagoniste del biologico, raccogliendo la loro esperienza rispetto all’e-commerce: Almaverde Bio e Rigoni d’Asiago.
L’esperienza di ALMAVERDE BIO – Paolo Pari, Direttore
Paolo Pari, Direttore di Almaverde Bio ci ha raccontato la nascita dell’e-commerce dei prodotti Almaverde Bio: “L’e-commerce ha avuto due genesi diverse: una per i prodotti ambient e una per la frutta e verdura fresca, che ha preso avvio con l’entrata del Gruppo Apofruit nella compagine sociale della startup Fruttaweb. Tale startup è stata poi pienamente acquisita nel corso del 2020, divenendo così il portale home delivery dei prodotti plus del Gruppo Apofruit, ovverosia i prodotti biologici a marchio Almaverde Bio e i prodotti top di gamma a marchio Solarelli”.
Pari ci offre interessanti spunti anche sull’andamento delle vendite online dei prodotti Almaverde Bio sul portale di proprietà del Gruppo Apofruit, Fruttaweb: “Il trend si sovrappone all’andamento avuto da gran parte dell’e-commerce alimentare durante quest’anno”. È quello di una considerevole richiesta durante i mesi del lockdown, seguita da una fase di domanda molto più contenuta, lo scenario dipinto da Paolo Pari che precisa un’altra finalità perseguita dall’e-commerce: “Per il Gruppo l’attività del portale rappresenta soprattutto un efficace strumento di comunicazione per raccontare ai consumatori il mondo dei produttori Apofruit”.
L’esperienza di RIGONI DI ASIAGO – Cristina Cossa, Direttrice Marketing
L’idea di creare l’e-commerce/shop online di Rigoni di Asiago è nata “per agevolare i nostri affezionati consumatori in un periodo storico delicato, consentendo loro di ordinare i propri prodotti preferiti comodamente da casa”, racconta Cristina Cossa, Direttrice Marketing dell’azienda di Asiago. L’e-commerce di Rigoni di Asiago è strutturato in modo da permettere al consumatore di scegliere tra l’intera gamma di Mielbio, Fiordifrutta, Nocciolata e Tantifrutti e trovare anche alcuni gusti non sempre reperibili nel mass market.
Cossa commenta così i primi risultati di questo progetto giovane, sorto solo qualche mese fa: “È ancora in fase di sviluppo e crescita, ma ci sta regalando già molte soddisfazioni, con feedback positivi sia in termini di vendite sia di apprezzamenti”.
Le ragioni? “Viste le restrizioni per contenere la pandemia, che stanno portando a una maggiore digitalizzazione, sono tanti i consumatori che scelgono l’acquisto online”.
I plus su cui Rigoni di Asiago ha puntato nell’organizzazione dell’e-commerce? “Fin dall’inizio noi ci siamo impegnati affinché il nostro consumatore potesse scegliere tra la gamma completa dei nostri prodotti e confezioni regalo, quindi anche referenze particolari, e li ricevesse integri, in 24/48 ore, in tutta Italia, in un imballo in cartone”.
Un osservatorio speciale
Almaverde Bio e Rigoni di Asiago costituiscono un osservatorio speciale in grado di tracciare le potenziali prospettive degli e-commerce per il mercato del Biologico. Su questo punto il Direttore Pari, di AlmaVerde Bio, si esprime così: “È prevedibile un trend di crescita ma molto dipenderà dai cambiamenti del comportamento d’acquisto e di consumo del core target”.
Cristina Cossa traccia così i potenziali sviluppi dell’e-commerce “Il trend di maggiore predisposizione per l’online, spinto dalla crisi sanitaria, interessa decisamente anche il mondo del biologico e sono diverse le realtà che stanno investendo in questo canale di vendita virtuale”. La Direttrice Marketing di Rigoni di Asiago fa riferimento alle evidenze messe in luce da rapporti come Bio Bank 2020 (vedi news), commentato settimana scorsa: “I dati fanno pensare a una tendenza che continuerà in futuro e che porterà a una sempre più ampia digitalizzazione”. Ma non è sufficiente adagiarsi su questa tendenza, precisa Cristina Cossa, per assicurarsi che l’e-commerce sia una leva vincente: “Sicuramente il servizio deve essere di qualità, rispettare le tempistiche e garantire imballi sostenibili e resistenti”.
Stefania Tessari