La blockchain entra nel mondo della pasta bio. Lo fa grazie all’accordo di certificazione per la pasta Aliveris, tra il Gruppo Grigi e Ibm, che punta a utilizzare la tecnologie della catena a blocchi basata su Ibm Cloud.
La tracciabilità della pasta sarà garantita da Food Italiae, la filiera agroalimentare che ha scelto il progetto Ibm Food Trust come piattaforma per connettere l’intero ecosistema di produttori, fornitori, rivenditori lungo tutta la filiera alimentare, creando un sistema più intelligente, sicuro e sostenibile.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito di un progetto a più ampio respiro che prede l’ampliamento dell’utilizzo della blockchain ad altri prodotti del gruppo umbro.
Già entro la fine del 2019 i grandi distributori che già fanno parte dell’Ibm FoodTrust, come Carrefour e Walmart, avranno a disposizione preziose informazioni per poter scegliere una pasta biologica certificata da proporre ai propri clienti in negozio, validando al contempo l’intera catena di approvvigionamento.
Per ovvie ragioni la rete blockchain utilizzata è permissioned, ovvero che impone un controllo preciso su chi è autorizzato ad accedere alle varie informazioni registrate. Solo chi è legittimato potrà modificare i dati in base al proprio ruolo nella filiera, riuscendo così ad attribuire le responsabilità di quanto inserito senza alcun ombra di dubbio e poter gestire al meglio qualunque evento/problema in tempo reale.