‘Le acque del Mar Mediterraneo si stanno riscaldando di 2-3°C in più rispetto al valore medio e ciò potrà favorire, verso la tarda estate-inizio autunno, (settembre – ottobre) la genesi di perturbazioni cicloniche potenti, in grado di provocare piogge violente e intense’. Lo ha dichiarato Lina Davoli, docente di Geomorfologia dell’Università La Sapienza di Roma ed esponente dell’Associazione Italiana di Geografia Fisica e Geomorfologia
‘Tali fenomeni, verificandosi su suoli asciutti per la prolungata siccità, o ancora peggio se ricoperti dalla cenere degli incendi e privi della copertura protettiva della vegetazione, potranno dare luogo a fenomeni di erosione del suolo estremamente intensi – ha proseguito la ricercatrice – a causa dell’aumento della quantità e della velocità delle acque di ruscellamento superficiale. In aggiunta, si ritiene che possa aumentare considerevolmente anche il rischio di inondazioni fluviali, favorite dall’aumento della velocità delle acque dilavanti e dagli effetti nefasti degli incendi estivi’.
La professoressa Lina Davoli, nella sua materia, è considerata un esponente importante del mondo accademico italiano.