Sono 30 mila i visitatori che hanno visitato ‘Milano Fair City’ alla Fabbrica del Vapore dal 28 al 31 maggio. La più grande fiera del commercio equo e solidale ha visto esporre 180 realtà di Fair Trade, contadini e artigiani da 30 Paesi e quattro continenti in rappresentanza di oltre 3000 realtà produttive e un milione di lavoratori.
Con la chiusura di Milano Fair City si conclude la World Fair Trade Week, carosello di sei grandi eventi legati al Fair Trade mondiale: Milano Fair Cuisine, Fair&Ethical Fashion Show, 13ª Wfto Biennal Conference, Fair Trade Symposium, Milano Fair City e l’assemblea generale italiana del Commercio Equo e Solidale. World Fair Trade Week è stata organizzata da WFTO World Fair Trade Organization e Equo Garantito, in collaborazione del Comune di Milano, il sostegno di Fondazione Cariplo e del Progetto europeo Food Smart City for Development EYD 2015.
“Questa settimana è stata di forte stimolo per tutto il movimento del commercio equo e solidale globale – ha affermato Rudi Dalvai, presidente di WFTO -. Spero che questa spinta positiva possa durare nel tempo e portare grandi benefici anche in Italia. La 13ª conferenza mondiale del WFTO tenutasi a Milano è stata una delle migliori in termini di clima e di partecipazione, abbiamo creato sinergie tra i vari eventi internazionali.
Il testimone della WFTW passa adesso a New Delhi dove nel novembre 2017 si terrà la 14ª edizione organizzata insieme a IFOAM, Internatonal Federation Organic Agricoltural Movement’.
‘Ospitare in Italia e a Milano la World Fair Trade Week è stato un grande impegno ma soprattutto è stato un grande onore – ha detto Alessandro Franceschini, presidente di Equo Garantito, assemblea generale italiana del commercio equo e solidale -. Abbiamo preso importanti decisioni che probabilmente condizioneranno tutto il commercio equo e solidale mondiale del futuro. Un incontro di tale importanza ha anche dei risvolti positivi pratici per le nostre organizzazioni nazionali’.
Tra i temi discussi in questa settimana emergono: l’implementazione del sistema di certificazione delle organizzazioni Fair Trade, il cosiddetto ‘Domestic Fair Trade’ (la vendita di prodotti nazionali coerenti con il commercio equo, già avviata in Europa, Italia compresa); l’approfondimento della pratica e delle modalità di calcolo dei ‘prezzi equi’ e del ‘salario vitale minimo’. Dall’insieme dei lavori emerge la rivendicazione che il commercio equo non è una sommatoria di ‘aziende buone e pulite’, ma un modello economico attivo ed in espansione.
A Milano, il testimone del dialogo con i cittadini passa a Expo dei Popoli, forum internazionale della società civile e dei movimenti contadini, che dal 3 al 5 giugno organizza alla Fabbrica del Vapore tre giorni di conferenze, incontri ed eventi culturali sul tema del diritto al cibo e della giustizia ambientale.