Un programma-test di risicoltura biologica partirà il prossimo inverno nella zona meridionale del Senegal – la Casamance – presso la comunità rurale di Oulampane (Bignona). L’iniziativa è partita dalla società svizzera Ecotopia con sede a Lugano, che ha deciso di investire nel progetto 15 milioni di euro.
La zona interessata è soggetta a processi degenerativi, dovuti alla desertificazione e alla salinizzazione delle acque. L’investimento partirà con un’attenta opera di ripristino di condizioni naturali tali da permettere una produzione bio. Il riso sarà coltivato in rotazione con leguminose bio.
Il progetto coinvolgerà la popolazione locale e cercherà di rilanciare le tradizioni rurali tipiche di una regione umida come la Casamance. Oggi il Seneghal, primo produttore mondiale di arachidi, è deficitario per quasi tutte le produzioni agricole ed è un forte importatore di riso, prodotto che è l’elemento base dell’alimentazione dei senegalesi.
Per informazioni: www.au-senegal.com