Prodotta dalla casa editrice Gemma Editco, la piattaforma GreenPlanet è dedicata all’informazione sulle produzioni e le aziende del biologico italiano e internazionale e ai settori collegati, dalla ricerca alle tecnologie, dalla trasformazione alla distribuzione, dagli eventi alle politiche di settore. GreenPlanet si occupa anche di temi ambientali e di produzioni naturali e dell’ambito, più ampio, della sostenibilità.
La newsletter in italiano esce il martedì e raggiunge filiera e stakeholder con notizie a approfondimenti esclusivi. La newsletter in inglese esce il giovedì e raggiunge importatori e distributori, oltre ad associazioni e organizzazioni internazionali.
GEMMA EDITCO Srl
partita IVA: 01963490238
Via Fiordiligi, 6 / 37135 Verona
+39 045.8352317
segreteria@gemmaeditco.it
Il “decreto contaminazioni” soverchia i cardini del diritto di una democrazia liberale
Condividi su:
Visto il dibattito in corso in queste settimane sul cosiddetto “decreto contaminazioni” sul bio, riproponiamo i contenuti dei due articoli di commento, già pubblicati ed ancora attuali, con cui abbiamo contribuito a dare inizio ad un dibattito fra chi ha a cuore lo sviluppo del settore e dei suoi operatori e chi, molto probabilmente, pensa più al suo ruolo di rappresentanza e un po’ meno ai rappresentati.
Biologico e residui, un’altra tegola per il bio italiano | 17 settembre 2024
Il “trattamento speciale” riservato al bio italiano dalla normativa nazionale | 24 settembre 2024
È abbastanza evidente che questa bozza di decreto si inserisce “nel solco” dei decreti che potremmo definire punitivi verso il settore e che hanno avuto inizio con il D. Lgs. 20/2018 per toccare l’apoteosi con il D. Lgs. 148/2023 e a seguire il DM dedicato alle non conformità. L’operatore che decide di impegnarsi nel biologico è considerato alla stregua di un frodatore seriale che, quantomeno, deve dimostrare la propria innocenza attraverso prove che, quanto accaduto di non conforme, non sia intenzionale e, nel caso non riuscisse a dimostrarlo, deve anche pagare sanzioni che possono raggiungere i 100.000 euro; di fatto il rovesciamento di uno dei cardini del diritto di una democrazia liberale e una norma anticostituzionale.
Questa serie di norme tradisce lo spirito comunitario che con il Reg. UE 848/2018 giudicano non conforme l’utilizzo di sostanze non ammesse e l’insufficiente o mancata adozione di adeguate misure preventive e correttive e non tanto la mera presenza di tali sostanze che, soprattutto quando < 0,01 ppm, è causata da contaminazioni ambientali come abbiamo abbondantemente trattato nei precedenti articoli.
Stupisce, ma alla fine non più di tanto, che organizzazioni storiche del biologico di fatto continuino ad appoggiare tale impostazione normativa minando, per l’ennesima volta, le potenzialità di crescita di un settore che vantano, almeno in parte, di rappresentare.
Si torni allo spirito del Reg UE 848/2018 ponendo gli operatori italiani allo stesso livello competitivo degli altri operatori comunitari. La qualità e la reputazione dei nostri prodotti non dipendono da queste norme che generano burocrazia inutile, costi eccessivi, ridotta competitività e scarsa redditività, ma piuttosto dall’impegno e dalla capacità che le nostre imprese esprimono ogni giorno.
Fabrizio Piva
Seguici sui social
Notizie da GreenPlanet
Anche i Riello sono attratti dal biologico
Popoli minacciati in Pakistan
New Breeding Techniques e OGM: l’UE decide a fine mese
news correlate
Biologico o convenzionale? Il problema sono i consumi. Fare un buon prodotto non basta
Con un titolo perentorio “Biologico, un gigante dai piedi d’argilla”(su Terra e Vita n.29/2024) il prof. Angelo Frascarelli, economista agrario ed ex presidente Ismea, fa
Il ruolo della distribuzione è determinante nell’affermazione del bio ma occorre andare oltre la logica dei margini
Il biologico ha da sempre riconosciuto al settore distributivo un ruolo importante nella diffusione dei suoi prodotti. Fin dall’inizio, e per inizio intendiamo la seconda
Agricoltura biologica e Biologico: distinzione necessaria per un nuovo modello di consumo
La scorsa settimana abbiamo pubblicato la notizia circa i risultati dell’audit, a dire il vero poco lusinghieri, che la Corte dei Conti UE ha presentato
Il “trattamento speciale” riservato al bio italiano dalla normativa nazionale
Da oltre un decennio, e non è certo questione degli ultimi anni, le disposizioni normative emesse dal MASAF con riferimento al settore biologico nazionale si