Se i leader mondiali, a Fasano, in occasione del G7, hanno potuto pasteggiare con le stelle di Massimo Bottura, non è andata peggio ai giornalisti del Media Center, nella Fiera del Lavante di Bari. Burrate di Andria, mozzarelle, stracciatella, pane di Altamura. E ancora riso patate e cozze, braciole, taralli, verdure tipiche, dai caroselli alle nuove carote di Polignano a Mare.
Gli oltre 1.000 accreditati da tutto il mondo sono nutriti con piatti della tradizione pugliese e prodotti tipici di alta qualità e a filiera corta, esposti su ceramiche di Grottaglie.
Tutto è pensato per essere sostenibile quasi al 100%. Nell’azienda di famiglia a Conversano, Francesco Ferrara, AD di Ferrara Ristorazione, responsabile del catering, ha creato una realtà agricola biologica, con il sostegno professionale dell’Università di Bari. “I nostri dieci contadini sono formati periodicamente”, ha spiegato. Dal produttore al consumatore il prodotto percorre al massimo 10 chilometri. “Abbiamo un olio extravergine d’oliva Dop e un vino biologico, Donna Serafina. Abbiamo avviato un progetto della prima carota biologica di Polignano a Mare”, racconta.
Gli impianti di cucina del catering sono dislocati in tutta la provincia di Bari e tutti dotati di pannelli fotovoltaici. Su un parco auto di 50 mezzi commerciali 28 sono elettrici e alimentati con l’energia sostenibile degli impianti. Per l’impianto di irrigazione, “abbiamo trovato acqua a 600 metri di profondità. Stiamo dotando di un sistema software per gestire l’irrigazione sul campo e a breve realizzeremo una struttura fotovoltaica anche per l’impianto di irrigazione”.
E se non c’è differenziata in sala, è solo perché non serve: le stoviglie sono tutte compostabili e biodegradabili.
Fonte: GEA