Nella GDO la sfida da vincere

Gerhard Eberhöfer

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Avvio questa mia column su Greenplanet con l’intenzione di creare un piccolo spazio di riflessione, aperto al dialogo se qualche lettore lo vorrà. Partiamo da una semplice verità che è sotto gli occhi di tutti: il bio ormai funziona soprattutto nella GDO. È sotto gli occhi di tutti eppure non si va oltre la semplice constatazione, non si analizza la situazione per fare qualche passo avanti. Che a questo punto, sarebbe necessario.

Dunque siamo passati in pochi anni da un biologico orientato quasi esclusivamente verso i negozi specializzati, ad un bio presente nella distribuzione moderna e persino nei discount, anche se solo con prodotti di primo prezzo e con proposte standard.

Sia in Italia che all’estero, la GDO, discount inclusi, traina lo sviluppo del nostro comparto con un’azione di segmentazione della gamma: primo prezzo, prodotto standard, prodotto premium, premium nel premium, che per le mele, che è il settore in cui lavoro, significa varietà biologiche club. Quest’ultimo livello speriamo di raggiungerlo compiutamente tra qualche anno.
Se la GDO è trainante e se vogliamo lo sia ancora, dobbiamo spingere affinché si convinca, soprattutto in Italia, a sostenere la segmentazione della gamma bio. È evidente che  più varietà ho a scaffale, più visibilità ha il prodotto, più ciò diventa fattore di successo. Per quanto riguarda le mele, nella GDO italiana sono generalmente presenti da due a tre varietà di mele bio per punto vendita contro le 4 o 5 presenti nell’offerta della GDO estera.

Il compito di noi operatori della produzione e della vendita di prodotti biologici è convincere la GDO in tutta l’Unione Europea della bontà di avere un ampio assortimento di gamma anche nel bio, perché ciò si riflette in maggiori vendite a vantaggio non solo nostro ma della GDO stessa. Ricordo, nel caso specifico della nostra esperienza concreta a VIP Val Venosta, che avevamo clienti che fino a qualche anno fa avevano solo due o tre varietà di mele bio ma che appena hanno inserito il sacchetto 1°prezzo hanno aumentato i volumi del 50/60%. In questo 2024 qualche catena della DO ha seguito lo stesso percorso. Se poi riusciamo ad inserire il prodotto premium nell’assortimento bio, puntando su un prodotto eccellente e attrattivo e dunque collocato nella fascia più alta della segmentazione, siamo in grado di ottenere il massimo del risultato.

Dobbiamo crederci, essere convincenti, fare questo percorso per l’affermazione del bio.

Gerhard Ebërhofer
Responsabile Bio VIP Val Venosta

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