Fileni – Bio in ripresa a partire da Germania e Nord Europa

Fileni

Condividi su:

Facebook
Twitter
LinkedIn

L’export è un mercato fondamentale per il pollo biologico a marchio Fileni e anche per questo l’azienda era presente quest’anno a Biofach.

“Veniamo da un anno molto positivo – spiega Andrea Pascucci, export manager di Fileni – per quanto riguarda l’export: siamo passati da 46 a 56 milioni di euro di fatturato, che oggi rappresenta circa il 10% del giro d’affari complessivo dell’azienda. La carne di pollo non può essere esportata in tutto il mondo, a causa barriere all’ingresso in alcuni Paesi, il nostro mercato e è l’Europa con il prodotto fresco e surgelato, poi abbiamo qualcosa in Africa, mentre in Asia solo Hong Kong è accessibile. In particolare, la Germania rappresenta poco meno del 50% del fatturato complessivo dell’export. Resta un mercato molto importante, nonostante la leggera flessione a seguito dello scoppio della guerra in Ucraina. Da qualche mese però notiamo una ripresa per quanto riguarda la richiesta di biologico, in Germania e in tutto il Nord Europa mentre i Paesi mediterranei soffrono ancora. Ora siamo in una fase di rimodulazione della produzione, per venire incontro a questo aumento delle richieste”.

All’estero Fileni adotta una strategia multicanale, che prevede la grande distribuzione, l’industria, il food service. “Ci fa ben sperare la ripartenza della grande distribuzione – afferma – mentre c’era stata una leggera flessione a metà dello scorso anno. Questo smuoverà anche il canale industria a fronte dell’aumento dei consumi nel retail. Quanto ai prodotti, all’estero vanno soprattutto quelli di seconda lavorazione, come petto o coscia, meno gli elaborati a maggior contenuto di servizio. Nei confronti del pollo biologico, il consumatore estero è tradizionalista, cerca il prodotto da preparare a casa, mentre quello italiano vuole qualcosa più facile da gestire”.

In generale, secondo Pascucci, per il pollame biologico le prospettive sono positive per i prossimi due o tre anni. “Questa carne – sottolinea – è ben accettata sia dal punto di vista nutrizionale sia quello religioso. La Brexit è stato un problema perché il mercato UK è interessante, ma ora richiede un certificato molto dettagliato con prescrizioni severe nei confronti dell’influenza aviaria, che rende il Paese poco accessibile per il prodotto fresco”.

Elena Consonni

Seguici sui social

Notizie da GreenPlanet

news correlate

Il Natale di Vivibio

Vivibio nasce nel 2001 con lo scopo di promuovere prodotti alimentari biologici e renderli più facilmente disponibili al grande pubblico nel mercato della GDO. Dalle

INSERISCI IL TUO INDIRIZZO EMAIL E RESTA AGGIORNATO CON LE ULTIME NOVITÀ