Come stabilire e garantire il giusto prezzo dei prodotti biologici alla base di contratti di filiera e di acquisto di prodotti biologici? AssoBio in collaborazione con FederBio Servizi presenta la propria proposta giovedì 16 gennaio alle 14 a MarcabyBolognafiere, nel nuovo “salone satellite” SANA UP, in occasione del convegno “BIO: il prezzo è giusto?” – Sala Convegni Padiglione 28. Verranno illustrati alcuni casi concreti e soluzioni tecnologiche digitali a garanzia degli agricoltori biologici e dei consumatori, partendo dall’analisi delle filiere del pomodoro, del frumento, del latte e dei formaggi.
L’iniziativa di AssoBio si inserisce nel quadro della strategia di FederBio, la federazione nazionale del settore biologico italiano, per garantire trasparenza al mercato biologico ed etica nelle relazioni commerciali, consentendo agli agricoltori biologici prospettive di sviluppo, incentivando alla conversione al biologico senza entrare in contrasto con le aziende agricole convenzionali spesso in crisi per i prezzi iniqui del mercato, bensì condividendo con esse questi concetti validi per tutto il mondo agricolo.
Il settore agricolo presenta uno scenario poco edificante. Gran parte dei suoli è degradata e ormai quasi priva di sostanza organica, due terzi delle acque superficiali sono contaminate da pesticidi e agli agricoltori vengono imposti spesso prezzi che non bastano a coprire i costi di produzione. Un sistema iniquo che sta alla base di fenomeni come il caporalato e lo sfruttamento degli animali in allevamento e rappresenta la causa della chiusura della metà delle aziende agricole italiane negli ultimi venticinque anni.

“L’aumento continuo della domanda di prodotti biologici Made in Italy rischia di alimentare, anche per il biologico, la rincorsa al prezzo più basso con la conseguenza di penalizzare proprio gli agricoltori biologici virtuosi favorendo scorciatoie e importazioni da Paesi Terzi e alimentando così un mercato indistinto e in alcuni casi poco trasparente” afferma la Presidente di FederBio Maria Grazia Mammuccini. “Rafforzare il ruolo dei produttori agricoli che applicano con coerenza i principi del biologico rappresenta per noi una priorità, per questo da anni FederBio è impegnata sul fronte della prevenzione delle frodi e della tracciabilità informatica a sistema, ma ora è necessario agire anche sulla trasparenza delle tecniche di coltivazione e di allevamento e sui prezzi da riconoscere agli agricoltori”. Oltre alle iniziative condivise con la nostra associata AssoBio, realizzate tramite la società controllata FederBio Servizi, intendiamo lavorare da subito con le tutte le organizzazioni associate dell’intera filiera biologica nazionale per la costituzione di una Commissione Unica Nazionale prezzi dei prodotti biologici italiani” conclude la Presidente di FederBio.