Visita tra le corsie di Biocoop a Bordeaux

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Prezzi che non sfuggono all’inflazione europea e globale, molte novità di prodotto nel settore alimentare bio e spazi dedicati alla frutta buona ma imperfetta. Questo è quello che Green Planet ha registrato in una visita occasionale ad un negozio della catena Biocoop di Bordeaux dove però, nonostante la stretta aderenza ai valori del movimento bio sia della catena che del settore francese in generale, non mancavano esposti, nel reparto ortofrutta, prodotti con lunghi transit time alle spalle, come le banane bio a prezzi, forse insostenibili (intorno ad un euro al chilo) ed i caffè rigorosamente sfusi del Sudamerica intorno ai 17 euro al chilo.

Biocoop è la prima rete di negozi biologici in Francia che offre prodotti locali e stagionali provenienti dal commercio equo e solidale. Come tutti i negozi di bio è un elemento imprenscindibile della filiera con la quale condivide i valori, ed è molto legata alle produzioni locali. “Se non sono sufficienti a soddisfare la domanda – ci dice il responsabile di negozio -, allarghiamo il range geografico di acquisto, prima a tutta la Regione Nouvelle Aquitanie, e poi, eventualmente, guardiamo anche a fornitori nazionali”.

Il punto vendita, delle dimensioni di un negozio di vicinato, offre una gamma di prodotti completa che vanno dall’alimentare, alla cura della persona fino ad accessori per la casa (come, ad esempio la caraffa filtrante per l’acqua) ed i mangimi per gli animali domestici.

Il must, per la pasta, il riso, i legumi, il caffè e la frutta secca, è il prodotto sfuso che viene venduto attraverso dei ‘mini-silos’ di vetro con un erogatore alla base e buste di carta per la conservazione da pesare. A questo proposito il negozio ha allestito un intero reparto dedicato e con un assortimento meticolosamente approfondito.

Particolarmente interessante lo spazio dedicato alla frutta secca sfusa con referenze anche addizionate di arricchitori come le spezie o che hanno avuto processi di lavorazione particolare come la tostatura, ad esempio, o il grigliatura. Sono prodotti molto richiesti dai vegetariani per il loro contributo proteico e di omega 3. Qui, i prezzi oscillano dai 7,62 euro al chilo per le chips di banana e i 9,75 euro per le arachidi sbucciate. Ma si arriva anche fino ai 28,46 euro al chilo per il mix di cannella al miele o i 28 euro delle mandorle grigliate o dei pistacchi grigliati fino ai quasi 30 euro per le noci sgusciate un prezzo quasi simile a quello delle noci brasiliane che però vengono dall’altra parte del mondo.Per il mix sfuso di frutta secca tibetana si viaggia su un prezzo di 26,45 euro.

Più contenuti i prezzi di cereali e pasta sfusi che con prezzi al chilo che oscillano tra i circa tre e i circa 13 euro dell’originale varietà di ‘curry di lenticchie’, che insegue il trend della pasta plant based (alternativa ai carboidrati e al glutine) realizzata per lo più con le leguminose. Tra le particolarità, in questa sezione di prodotti, una variante di pasta di lenticchie arricchita di spezie (curry).

Sui prodotti sfusi più selezionati (cereali e soprattutto i nuovi condimenti o, come li chiamiamo in Italia, arricchitori), quali le scaglie di lievito maltato, i prezzi salgono a 23,51 euro, per il comasco si rimane sugli 11,47 euro, per i grani di chia, 11,60.
In questo reparto, a dimostrazione della penetrazione di questi prodotti anche nella prima alimentazione mattutina, si trovano anche i cornflakes e i muesli con prezzi tra i 3 e gli undici euro al chilo (per i flakes di grano saraceno) o anche i 30 se si prendono in considerazione le bacche di Goji Bio essiccate.

Stabili i prezzi del caffè bio, anch’esso sfuso o con la possibilità di essere macinato in store. Oscillano tutti intorno ai 17 euro al chilo, a prescindere dalla provenienza, come Etiopia, Messico, Bolivia, Guatemala o Perù mentre il latte rimane a prezzi più bassi, anche sotto l’euro.

Tra gli elementi più ‘preziosi’ della catena, la selezione di te bio che oltre che ad essere molto varia, offre miscele che oscillano dai 30 e gli oltre 70 euro al chilo.

Tra gli arricchitori sono presenti anche prodotti naturalmente curativi come la farina di psillio che è una fibra ricavata dai semi e dalla cuticola, ossia la parte che riveste i semi, della Plantago Psyllium, una pianta erbacea di cui esistono molte varietà. La sua assunzione può essere utile per supportare le funzioni del sistema digerente e, in particolare, può essere utilizzato come lassativo naturale per favorire la regolarità del transito intestinale e normalizzare il volume e la consistenza delle feci.

Passiamo alle bevande. Se le birre artigianali rimango a prezzi popolari (intorno alle 2-3 euro), per i vini bio, della capitale del vino francese, Bordeaux, si oscilla tra i circa 4 e i circa 11 euro. Anche nel reparto ortofrutta Bio, la banana fa da cenerentola e viene venduta a 1,99 al chilo mentre non c’è traccia, nei banchi frigo, di prodotti di IV e V gamma, anche perché sono letteralmente sovrappopolati da una vasta collezione di yogurt e kefir.

Tra le novità di prodotto interessanti, alcuni tipi di alghe di mare essiccate, cosidette lattughe di mare o Kombu Royal, in confezioni di plastica richiudibili, vendute al prezzi di oltre 4 euro per una confezione da 30 grammi. L’uso: come arricchitore delle insalate o delle minestre o come cips.  Sono molto richieste perché sono un superfood.

 

Mariangela Latella
maralate@gmail.com

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