Ebbene sì, è successo: le nostre scelte alimentari sono arrivate a condizionare i luoghi delle ferie. È un dato di fatto che anche in vacanza, soprattutto se all’estero, gli italiani sono alla costante ricerca della ‘cucina di casa’ e dopo aver assaggiato le tipicità locali, cedono spesso al richiamo di qualche pizzeria, immancabilmente presente anche nelle località più esotiche.
Ma ora si va oltre. Nel fare l’analisi dei nuovi trend di consumo appare evidente che chi ha adottato una dieta priva di carne non è disposto a fare eccezioni, nemmeno durante il tanto agognato periodo di pausa dalla quotidianità. Secondo recenti dati Eurispes la percentuale di connazionali che nel 2017 ha scelto di eliminare le proteine animali dai pasti è sempre più elevata, tanto da aver raggiunto il 7,6%, di cui il 4,6% è vegetariano mentre il restante 3% si professa vegano (+300% rispetto al 2016). E per soddisfare le esigenze di questa tipologia di clientela si moltiplicano le idee e le proposte sul mercato. Dalle merendine alle alghe fino alle patatine di cavolo fritto, i prodotti vegani hanno letteralmente invaso interi reparti dei supermercati dedicati e colonizzato menù al ristorante e al bar.
Una serie di motivi che hanno portato il sito per il confronto prezzi di case vacanza Holidu a stilare una vero e proprio ranking delle città più ‘Vegan Friendly’ d’Italia. La classifica mostra quali sono le mete con il più alto rapporto tra numero di abitanti e numero di bar e ristoranti con una proposta vegana, tenendo conto anche di un’offerta simile determinata dalla domanda degli stranieri. Sul podio ci sono Venezia, Torino e Bologna; seguono Firenze, Padova, Verona, solo settima Milano davanti alla Capitale e all’unica città del Mezzogiorno, Bari, chiude la classifica Genova.