Un’azienda lombarda investe sui filati bio-based ricavati dal mais

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Fulgar, azienda lombarda con 184 milioni di euro di ricavi nel 2023, nota per il controllo del marchio Pompea, sta compiendo passi significativi nel campo dell’innovazione sostenibile.

Recentemente ha lanciato sul mercato due nuovi filati ecologici: Q-cycle e Q-Geo, progettati per ridurre l’impatto ambientale e aumentare la sostenibilità nel settore tessile. Il primo, il Q-cycle, è stato inserito nelle collezioni Primavera-Estate 2025 di Ferrari, curate dal direttore creativo Rocco Iannone. Questo filato è ottenuto attraverso un processo di riciclo termochimico che trasforma pneumatici usati in olio di pirolisi, riducendo così la dipendenza dai derivati fossilielamente.

Fulgar ha poi sviluppato Q-Geo, che si distingue per mantenere tutte le caratteristiche funzionali di una poliammide classica – resistenza, durabilità e comfort – e abbina a queste qualità un’innovativa componente bio-based. La fibra risulta morbida e performante, con un assorbimento dell’umidità superiore del 50% rispetto alla normale poliammide e una maggiore traspirabilità. Tra le sue proprietà tecniche spiccano anche l’asciugatura ultra-rapida e la resistenza al fuoco, ottenuta senza l’aggiunta di additivi chimici.

Il 46% della fibra Q-Geo proviene da poliammide a base biologica, derivata da mais non commestibile e di scarto, non più idoneo per l’uso nutrizionale e raccolto su terreni industriali non adatti all’agricoltura alimentare. Questa scelta riduce l’impatto ambientale: il processo produttivo di Q-Geo richiede meno acqua rispetto alla produzione del cotone tradizionale e genera minori emissioni di gas serra.

Lanciato di recente sul mercato, Q-Geo è stato scelto da alcune delle principali realtà del settore tessile per le loro collezioni moda. Tra i brand che lo hanno adottato, figurano Alto Milanese, specializzato in tessuti a maglia, Borgini, attivo nel beachwear e nell’athleisure, Inwool, produttrice di jersey per uomo e donna, e Pontetorto, riferimento nel settore sport e moda. Queste collaborazioni testimoniano una sinergia di filiera incentrata sull’approccio sostenibile e sulla qualità delle materie prime.

La Redazione

 

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