UE, nel 2023 -9% l’import di bio a causa dell’aumento dei prezzi

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L’ultimo rapporto della Commissione Europea ci racconta di un anno difficile per le importazioni di prodotti agroalimentari biologici nell’Unione Europea, evidenziando un significativo calo nel volume delle importazioni di prodotti agroalimentari biologici nell’Unione europea per l’anno 2023. I dati, derivati dal sistema di controllo del commercio della Commissione (TRAde Control and Expert System – TRACES), mostrano una diminuzione del 9,1% delle importazioni, passando da 2,73 milioni di tonnellate nel 2022 a 2,48 milioni di tonnellate nel 2023. Questo rappresenta il livello più basso dal 2018, principalmente a causa dell’aumento dei prezzi alimentari negli ultimi due anni.

Calano i volumi di importazione

Il volume totale delle importazioni biologiche è diminuito del 9,1%, principalmente a causa della riduzione delle importazioni di frutta, verdura, zucchero e oli. Al contrario, le importazioni di soia biologica, panelli, agrumi, riso e miele sono aumentate, ma non sono state sufficienti a compensare il calo complessivo.

Importazioni di materie prime e prodotti primari

Le materie prime e i prodotti primari continuano a dominare, rappresentando quasi il 90% delle importazioni biologiche. Le importazioni di grano sono aumentate del 67%, con Turchia e Ucraina come principali fornitori. Le importazioni di olio d’oliva sono aumentate del 25%, prevalentemente dalla Tunisia.

Tendenze specifiche per Paese

L’Ecuador ha consolidato la sua posizione come principale esportatore verso l’UE, con un aumento significativo del 5% nelle esportazioni di banane biologiche. Le importazioni dalla Turchia hanno visto la crescita più significativa, con un aumento del 44%, grazie all’aumento delle esportazioni di verdure e grano. Sono stati notati forti cali dalle importazioni da Ucraina, Togo e India, con riduzioni nelle importazioni di cereali e soia.

Principali Paesi importatori nell’UE

I Paesi Bassi sono rimasti il più grande importatore all’interno dell’UE, nonostante una diminuzione del 20% nei volumi. L’Italia ha registrato un aumento del 40% nelle importazioni, superando la Francia come quarto maggiore importatore.

Tendenze specifiche per prodotto

Le importazioni di olio d’oliva biologico costituivano più di un quarto delle importazioni totali di olio d’oliva nell’UE. Altre importazioni biologiche significative includevano semi vari, frutta tropicale e miele, sebbene tutte abbiano visto riduzioni rispetto agli anni precedenti.

Importazioni di grano e olio d’oliva:

Le importazioni di grano, prevalentemente da Turchia e Ucraina, sono aumentate significativamente, evidenziando la dipendenza dell’UE da questi Paesi per questa materia prima essenziale. Le importazioni di olio d’oliva, principalmente dalla Tunisia, riflettono una crescente preferenza per le varianti biologiche, stabilendo un nuovo record nella quota delle importazioni totali di olio d’oliva.

Il rapporto completo evidenzia l’evoluzione del panorama delle importazioni di prodotti agroalimentari biologici nell’UE, fortemente influenzato da fattori economici e dalle mutevoli condizioni di mercato. Mentre l’UE affronta queste sfide, le tendenze delineate offrono preziose indicazioni per le classi politiche e gli stakeholder del settore alimentare biologico, guidandoli nelle decisioni future e nelle strategie di adattamento.

La Redazione

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