Battuta d’arresto per il percorso legislativo dell’Unione Europea sulle TEA – Tecniche di Evoluzione Assistita. Il trilogo tra Commissione, Parlamento e Consiglio, previsto il 26 giugno, è stato interrotto. Alla base dello stop ci sarebbe la mancanza di un orientamento comune all’interno del Consiglio dell’UE, dove diversi Stati membri – tra cui Austria, Germania, Croazia e Ungheria – hanno espresso forti riserve sul regolamento proposto.
Nonostante il Parlamento Europeo avesse approvato a febbraio una posizione favorevole all’autorizzazione delle TEA, ritenute dalla maggioranza degli eurodeputati una risposta utile alle sfide climatiche e alla riduzione dei pesticidi, il Consiglio non è riuscito a trovare una linea condivisa.
Il risultato è un blocco che, secondo molti osservatori, rischia di rimandare il dossier alla prossima legislatura europea.
Delusione tra le organizzazioni del settore. Euroseeds, l’associazione che rappresenta l’industria sementiera europea, ha definito lo stop “una decisione politica non allineata con la scienza” e ha ricordato che le TEA, tra cui il genome editing, offrono strumenti importanti per sviluppare colture più resistenti e sostenibili. “Non è accettabile – ha dichiarato Garlich von Essen, segretario generale – che la scienza sia ignorata e che il potenziale delle TEA venga sacrificato per motivi politici”.
Anche Copa-Cogeca, l’organizzazione che rappresenta gli agricoltori e le cooperative agricole dell’UE, ha espresso rammarico per la sospensione del processo legislativo, sottolineando che le TEA potrebbero contribuire a rafforzare la competitività del comparto agricolo e la sicurezza alimentare europea.
Resta ora da capire se, e come, il nuovo Parlamento e la nuova Commissione riprenderanno in mano il dossier, alla luce delle tensioni politiche e delle divergenze ancora forti tra gli Stati membri.
La Redazione