Air India, compagnia aerea governativa, ha annunciato l’intenzione di non servire più pasti non vegetariani a bordo del suo segmento di classe economica dei voli nazionali. G. P. Rao, portavoce della compagnia aerea governativa, ha dichiarato che la modifica è stata fatta per ridurre in modo drastico i rifiuti e i costi, otre che per migliorare il servizio di ristorazione.
Nessun cambiamento, invece, verrà apportato ai pasti che vengono serviti sui voli internazionali, così come a quelli destinati ai viaggiatori di business class, anche nei voli nazionali. La decisione, al di là della questione prettamente economica, nasconde anche la volontà di rispettare i viaggiatori: l’India è uno dei Paesi con il più alto numero di vegetariani al mondo, e questa scelta ‘elimina anche la possibilità di servire piatti a base di carne a un passeggero vegetariano, com’è successo qualche volta in passat’”, come ha dichiarato Ashwani Lohani, presidente e amministratore delegato di Air India.
Molte le reazioni entusiastiche a questo cambiamento, ma non sono mancate le polemiche: anche se la maggior parte delle persone, in India, segue la religione Indù – ed è quindi vegetariana – una buona fetta della popolazione è di religione musulmana. Per questo motivo, l‘azione della compagnia aerea è stata vista da molti come discriminatoria . Per capire questo, bisogna anche tenere conto che in questo Paese la dieta è un importante simbolo dell’identità del gruppo.