La Camera ha dato il primo via libera al testo unico del biologico, la proposta di legge ora passerà al Senato. La legge si propone di rafforzare il settore produttivo del bio, fortemente in crescita in questi anni, dotandolo di strumenti innovativi e di risorse economiche.
‘Il biologico ha bisogno di promozione, formazione e investimenti. Il testo unico soddisfa queste necessità – ha commentato Fabrizio Piva, amministratore delegato del CCPB, l’ente di certificazione dei prodotti biologici di rilevanza nazionale con sede a Bologna -. Riteniamo positivo che il Parlamento tuteli e promuova con misure concrete un settore che sta ottenendo ottimi risultati per lo sviluppo dell’economia agroalimentare del nostro Paese e per la difesa dell’ambiente’.
Il testo ha avuto 269 sì, nessun contrario e 57 astenuti: ‘Questo mostra la bontà del lavoro svolto finora in Commissione Agricoltura – ha sottolineato Piva – arrivando a un testo condiviso che avrà la possibilità di dare vita a una legge incisiva’.
Sul sito web della Camera dei deputati sono pubblicati il testo completo del provvedimento e tutte le informazioni sul percorso parlamentare.
Come si evidenzia nel testo, la produzione agricola biologica viene considerata ‘attività di interesse nazionale con funzione sociale, in quanto attività economica basata, tra l’altro, sulla qualità dei prodotti, sulla sicurezza alimentare, sul benessere degli animali e sulla riduzione delle emissioni inquinanti’. I 16 articoli approvati contengono norme sulla produzione agricola e agroalimentare, introducono il ‘Piano d’azione nazionale per l’agricoltura biologica’ e uno specifico ‘Fondo per lo sviluppo’ che comprende anche la formazione professionale e la nascita dei cosiddetti distretti biologici. Resta fuori il sistema di controllo e certificazione, già regolato dalla normativa comunitaria Reg. CE 834/07 e Reg. CE 889/08.