Sequestrate 136 tonnellate di prodotti ittici illegali

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‘Ringrazio il Comandante generale ammiraglio Marco Brusco e tutte le donne e gli uomini delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera per l’impegno, la dedizione e la professionalità dimostrata anche nel periodo delle festività natalizie a tutela dei consumatori. I risultati dell’operazione ‘Octopus 2011’, infatti, dimostrano quanto sia necessaria l’azione di controllo e di contrasto alle illegalità nella filiera ittica, che costituisce senza dubbio una delle nostre priorità’.

Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, ha commentato i risultati dell’operazione ‘Octopus 2011’, disposta nel periodo delle festività natalizie dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera.

 

Sono 11 mila i controlli effettuati su tutto il territorio nazionale che hanno portato al sequestro di 136 tonnellate di prodotti ittici illegali o in cattivo stato di conservazione con oltre 1400 infrazioni tra ricettazione, frode e messa in commercio di esemplari sotto misura, per un importo in sanzioni amministrative pari a 1.700.000 euro. Durante l’operazione, condotta sia in mare cha a terra, sono stati ispezionati 400 centri di distribuzione all’ingrosso, più di 1.000 mercati ittici, 1.300 ristoranti, pescherie e punti di sbarco del prodotto ittico.

Un giro di contraffazioni che in alcuni casi ha raggiunto dimensioni di notevole entità. Sono state sequestrate, ad esempio, oltre tre tonnellate di anguille, che a Taranto venivano trasportate su automezzi privi delle necessarie autorizzazioni e senza la documentazione necessaria a risalire all’origine del prodotto.

Nel comune di Baia, in provincia di Napoli, in uno stabilimento di miticoltura abusivo sono state requisite oltre 35 tonnellate di mitili, mentre presso un grossista di Fasano, in Puglia, circa 13 tonnellate di prodotto ittico, a cui erano state manomesse le etichette identificative, erano pronte per essere immesse sul mercato.

A Castellammare di Stabia la Guardia Costiera ha sequestrato oltre una tonnellata di datteri, rinvenuti in locali seminterrati, appositamente attrezzati con vasche di raccolta tenute a temperature tali da riprodurre l’ambiente ideale per la loro conservazione fino alla commercializzazione finale. Un risultato senza precedenti nella lotta alle attività illecite legate alla raccolta, detenzione e commercializzazione del dattero di mare, la cui raccolta ha un impatto particolarmente negativo sul nostro ecosistema marino. 

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