Uno degli aspetti più positivi di SANA 2013, in corso a Bologna fino a domani, sono gli incontri d’affari all’International Buyers Lounge.
Le aziende straniere presenti, ognuna con un proprio tavolo, sono 35, provenienti da Korea, Stati Uniti, Russia, Gran Bretagna, Svezia, Olanda, Germania, Francia, Danimarca, Estonia e Lituania.
L’iniziativa, promossa da Federbio, Federalimentare, Ministero dello Sviluppo Economico e BolognaFiere, sta incontrando notevole interesse. Ogni azienda straniera ha incontri al ritmo di uno ogni 20 minuti con una pausa pranzo a metà giornata.
Ogni azienda straniera può quindi incontrare una ventina di aziende italiane al giorno portando il potenziale giornaliero totale di incontri a 700. Un’azienda texana, la HEB Central Market, è arrivata a Bologna con 10 buyers che si alternano negli incontri.
La delegazione koreana, grazie a un progetto internazionale in corso con la Korea del Sud, è composta da ben 20 aziende.
Buona la presenza inglese (sette aziende) ma, in vista delle prossime edizioni di SANA, gli organizzatori di questa pregevole iniziativa, che offre opportunità di business all’estero agli espositori italiani, dovrebbero lavorare per accrescere la presenza di buyers di Paesi fondamentali per l’export italiano come Germania (per ora solo due le aziende presenti), la Francia (una sola azienda quest’anno) e la Russia (una sola azienda).
La Germania, si sa, è il più grande mercato di consumo di prodotto bio in Europa. In Francia i consumi di alimenti biologici sono in forte crescita.
E la Russia li sta scoprendo, soprattutto a Mosca e San Pietroburgo, dove alcuni marchi italiani bio, come Alce Nero, sono già presenti. In una rassegna che fino a ieri è stata più aperta al consumatore finale che al business, l’area dell’International Buyers Loungem è un’ottima eccezione. (a.f.)
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