Aglianico della California, un rischio per aziende lucane. Scatta il tutoraggio per l’Aglianico del Vulture prodotto secondo il metodo biologico, con resa massima di 70 q.li/ha. È caccia alle pratiche di Italian sounding!
A partire dall’Aglianico anche la Regione Basilicata sosterrà con forza tutte le azioni annunciate dal sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, Gian Marco Centinaio, per fermare l’ingannevole promozione e commercializzare di prodotti non italiani, attraverso le pratiche di Italian sounding che fanno ricorso a parole, riferimenti geografici e marchi evocativi per ingannare il cliente.
Lo annuncia il vicepresidente della Regione Basilicata e Assessore alle Politiche agricole e Forestali, Francesco Fanelli. “Così come sta accadendo per l’Aglianico della California – evidenzia Fanelli – ci sono in rete svariati tentativi di istituzionalizzare l’Italian sounding anche per i prodotti a marchio lucani. Tali attività finiscono per aggredire le nostre DOP e IGP. Benché tali prodotti non possono essere classificati come illeciti dal punto di vista strettamente giuridico, rappresentano un rischio e un forte danno per l’economia di interi territori, anche dal punto vista delle esportazioni. Il vino è un’eccellenza dei territori d’origine ed è ambasciatore di tradizioni e gusti. Per questo motivo – sottolinea Fanelli – vogliamo avviare anche in Basilicata un percorso di tutela dei prodotti agroalimentari minacciati dall’Italian sounding, mettendo in rete enti, associazioni per la salvaguardia dell’autenticità e aziende produttrici, anche a tutela dei lavoratori impegnati nella produzione. Siamo speranzosi – conclude Fanelli – che la nomina, da parte del ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, dei membri del Consiglio nazionale per la lotta alla contraffazione e all’Italian sounding possa dare un’accelerata alle necessarie azioni da intraprendere”.