La società italiana ‘Rigoni di Asiago’ ha firmato un accordo per l’affitto ventennale di 190 ettari di terreno agricolo statale nella zona di Negotin (est della Serbia, non lontano dai confine bulgaro e romeno), destinato alla coltivazione di nocciole biologiche.
Il ministro dell’agricoltura serbo Snezana Bogosavljevic-Boskovic, presente alla cerimonia dell’accordo, ha affermato che l’azienda italiana intende estendere la produzione biologica di frutta nel comprensorio di Negotin fino a tremila ettari, con un investimento complessivo fra i 20 e i 30 milioni di euro. Rigoni di Asiago, ha sottolineato, è un’azienda leader nella produzione biologica in Italia e in Europa, e in Serbia ha fondato la ditta Bioleska.
Per il ministro, l’arrivo dell’azienda italiana è una grande opportunità per gli agricoltori locali, che ha invitato a cooperare in tale tipo di produzione. Andrea Rigoni, direttore dell’azienda italiana, ha osservato da parte sua che la produzione biologica a Negotin potrà riguardare non solo nocciole ma anche albicocche, amarene e lamponi. In Serbia, secondo il ministero dell’agricoltura, oltre 8 mila ettari di terreno sono destinati a colture biologiche, mentre sono circa 1300 le aziende che producono alimenti biologici.