Casa mediterranea da concorso

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Dal 2002 esiste il Solar Decathlon, un concorso organizzato dal dipartimento per l’energia degli Stati Uniti, che invita aziende di tutto il mondo a proporre ogni due anni progetti di case autosufficienti, alimentate grazie all’energia solare.

Dopo le prime selezioni, vengono scelti i 20 progetti più interessanti, che dovranno nell’ultima fase del concorso essere riprodotti a dimensione reale ed esposti a Washington, dove saranno anche sottoposti a dieci “ prove”.

Visti i buoni risultati del concorso, si è deciso di istituirne anche una versione europea: dal 2007 esiste infatti il Solar Decathlon Europe-Sde, che ha luogo a Madrid. Med in Italy è il nome del primo progetto italiano che prenderà parte al concorso quest’anno, e consiste in una casa che, in ottica tecnologica ed ecosostenibile, sia adatta ad una coppia giovane in cerca di un’abitazione in stile mediterraneo.

Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione tra docenti e studenti dell’ Università di Roma Tre, del Laboratorio di disegno industriale della Sapienza, del Casaclima Master Research Team della Libera Università di Bolzano e di Fraunhofer Italia.

L’originale abitazione “verde” dalla struttura rettangolare produce energia fotovoltaica e raccoglie acqua piovana, è costruita in gran parte con materiali naturali ed è integrata perfettamente con l’ambiente circostante. Ciò che rende la casa ecosostenibile è il suo involucro, formato da due strutture: una interna in legno, che, riempita con sabbia, accumula calore durante il giorno e dà freschezza d’estate, e una parte esterna propriamente isolante costituita da piante intrecciate e riempita di pietre vulcaniche reperibili in tutte le zone del Mediterraneo.

Una casa che unisce le tecnologie contemporanee a una tradizione architettonica millenaria, nel segno di un “Mediterranean way of life”: “l’amplissimo bagaglio di conoscenze tradizionali della regione mediterranea verrà declinato in un’architettura contemporanea e bella a vedersi” spiega la team leder del progetto, Chiara Tonelli. Molto efficienti sono anche le prestazioni energetiche di quest’abitazione che ogni anno produrrà 11.400 kilowattora con i pannelli fotovoltaici, ma consumerà solo un sesto di questa energia, potendo così mettere in rete quasi 9.500 kilowattora. In 20 anni saranno 121 le tonnellate di CO2 risparmiate, come se si piantasse un piccolo bosco di 120 alberi. E il risparmio in bolletta sarebbe dell’84%.

“La casa Med – sottolinea Chiara Tonelli si presta a una composizione modulare, non l’abbiamo pensata come isolata”. E’ una casa perfetta per una struttura di turismo sostenibile ma anche per alloggi di prima accoglienza in caso di calamità naturali o emergenze umanitarie. Una casa adatta soprattutto al caldo, pensata e realizzata per resistere al cambiamento climatico e progettata in modo che le pareti potranno essere realizzate con materiali locali, per adattarsi a tutti i paesaggi. Una casa emblema dello stile di vita eco-sostenibile e mediterraneo.

 A settembre gli italiani dovranno vedersela con gli altri 19 progetti provenienti da tutta Europa con cui competeranno in dieci diverse prove, ma i progettisti sono già molto soddisfatti di essere arrivati alle selezioni finali. 

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