Ricerca e scuola: arriva l’insalata biofortificata che aiuta il sistema immunitario e riduce l’uso di agrofarmaci

insalata

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All’Istituto Agrario “Cavallini” di Lesa arriva l’insalata biofortificata, coltivata in una serra idroponica con luci LED a frequenza controllata. Si tratta di una produzione rara in Europa, e in Italia se ne contano solo una decina. Questa insalata è arricchita con vitamine e microelementi utili all’organismo, come ferro e zinco, che aiutano a rafforzare il sistema immunitario, in particolare in momenti di stress come le cure oncologiche.

Il progetto, presentato con successo nel maggio 2024 ad Alessandria al ministro dell’Istruzione Valditara, è partito nel 2018, ispirato da documenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che sottolineavano i rischi di una cattiva alimentazione in Occidente.

“È necessario intraprendere un percorso differente – spiega il professore Luca Bertolino, responsabile del progetto insieme alla referente Rosa Maria Tufano – con una metodologia di coltivazione che sia una via di mezzo tra biologico e grande distribuzione”. Il team ha studiato ricerche sulle tecniche idroponiche e aeroponiche biofossilizzate, da cui è nata la serra dell’istituto.

L’agricoltura idroponica coltiva le piante fuori suolo, in acqua arricchita con nutrienti. “Sembrano spugnette attaccate alle radici – racconta Bertolino – e questo ci consente di arricchire l’insalata con vitamina C e altri elementi che si perdono nella coltivazione tradizionale”. Il risultato è un prodotto più digeribile e dal buon sapore, molto apprezzato anche dagli studenti.

Attualmente, la coltivazione è affidata alle classi quinte. Si stanno sperimentando nuove piante, come le fragole. Una tecnica non del tutto nuova: era già utilizzata dagli antichi Babilonesi. “Paradossalmente, per migliorare la qualità del cibo, bisogna tornare al passato – conclude Bertolino – Oggi si mangia troppo e male, serve ridurre l’uso di agrofarmaci. Questa è una tecnica all’avanguardia che sta già portando risultati importanti”.

Il progetto è partito con fondi PNRR; ora l’istituto cerca finanziatori per ampliarlo.

La Redazione

Notizie da GreenPlanet

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