Dalla pianta di geranio un erbicida naturale. L’acido pelargonico punta ad imporsi tra gli agricoltori trevigiani quale alternativa naturale al glifosate. Storicamente usato dai viticoltori delle colline del prosecco e oggi bandito dai 15 Comuni della DOCG e dal disciplinare del Consorzio del prosecco DOC, il glifosate negli ultimi anni è balzato alle cronache per i suoi effetti negativi su salute e ambiente. E oggi si cercano alternative. Estratto dalla pianta di pelargonio, l’erbicida naturale nella sua forma commerciale è stato autorizzato dal Ministero della salute già da qualche anno, ma ancora tra gli agricoltori trevigiani rimane sconosciuto, tanto che è stato al centro di una conferenza formativa organizzata da Coldiretti Treviso nell’aula magna del seminario vescovile a Ceneda.
‘I livelli di efficacia dell’acido pelargonico sono tutt’ora in fase di verifica – non nasconde Francesco Faraon di Coldiretti – non possiamo ancora dire che sia un pieno sostituto del glifosate. È un erbicida che funziona, ma che ha la necessità di essere testato ulteriormente’. Il suo spettro d’azione non è così ampio come quello del potente glifosate. ‘Il punto di forza dell’acido pelargonico – sottolinea Faraon – è che è completamente biodegradabile, non lascia residui e si trasforma in acqua e anidride carbonica. Necessita però di essere integrato con pratiche di diserbo meccanico’.
(fonte: Claudia Borsoi, Il Gazzettino, edizione di Treviso)