Progetto bio anche per le mele Melinda

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‘Partiamo da 1500 tonnellate di mele bio, ma puntiamo a quadruplicarne la produzione nell’arco di pochi anni’, ha affermato a un quotidiano di Trento il presidente di Melinda Michele Odorizzi, ‘e per far questo abbiamo fatto un progetto che prevede la garanzia di un prezzo maggiore per i produttori biologici nell’ordine del 40-50% in base ai vari calibri, ben sapendo che in valle di Non data l’organizzazione aziendale fatta di tanti piccoli appezzamenti rende difficile la produzione bio, salvo che un gruppo di contadini confinanti non si metta d’accordo ed è questo che si vuole incentivare.

Intanto la produzione è assicurata dalla coop Biolago che gestisce i 30 ettari di una bonifica che ha facilitato molto la produzione biologica in quanto viene coltivata unitariamente, un solo frutticoltore fa i trattamenti con costi contenuti: siamo nell’ordine dei 2.200 euro per ettaro compreso il lavoro e l’acquisto del polisolfuro e dello zolfo oltre che delle trappole per la confusione sessuale’.

Per ora le mele biologiche della Val di Non prodotte dalle aziende agricole aderenti a Melinda saranno acquistate in esclusiva dai supermercati del Gruppo Poli, in base a un accordo reso noto nei giorni scorsi, commentato con viva soddisfazione da entrambe le parti.

 

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