Mentre l’Europa si interroga su come incentivare l’acquisto di alimenti biologici nelle mense pubbliche, prosegue la nostra inchiesta tra gli operatori della filiera del fuori casa, per capire a che punto è il settore.
Questa settimana abbiamo interpellato Galdino Peruzzo, presidente di Polo Ristorazione, società della provincia di Padova che opera nella distribuzione di alimenti e bevande al canale Horeca, per conoscere il suo punto di vista sulla questione.
In Europa si sta discutendo in Europa sull’obbligatorietà dell’introduzione dell’obbligo di far convertire al biologico le mense pubbliche. Cosa ne pensa?
Riteniamo che l’obbligatorietà di convertire le mense pubbliche all’uso di prodotti biologici sia un passo positivo verso una dieta più sana e sostenibile. Questa iniziativa potrebbe contribuire in modo significativo a incrementare il mercato del biologico nel fuori casa e promuovere una maggiore responsabilità sociale e ambientale. Nella zona in cui operiamo, riteniamo che sia applicabile e auspicabile per garantire una migliore alimentazione alla popolazione e promuovere una educazione alimentare più consapevole. La formazione nelle scuole e nelle mense scolastiche è particolarmente importante poiché influisce sulla consapevolezza alimentare delle future generazioni e delle famiglie.
Quanti sono i prodotti biologici presenti nel vostro assortimento e a quali categorie appartengono?
Attualmente, nel nostro assortimento offriamo diversi prodotti biologici, che spaziano in differenti categorie alimentari. Troviamo articoli misti come verdure fresche, farine integrali, pasta biologica, una selezione di vini biologici e insaporitori naturali.
Sulla base di quali criteri selezionate i vostri fornitori bio?
La selezione dei nostri fornitori di prodotti biologici avviene attraverso criteri rigorosi che pongono un’enfasi significativa sulla qualità dei prodotti e il loro posizionamento sul mercato. Cerchiamo fornitori che abbiano ottenuto certificazioni riconosciute a livello internazionale per garantire la qualità e la provenienza biologica dei loro prodotti.
Quali tipologie di locali scelgono più frequentemente prodotti biologici?
I prodotti biologici sono particolarmente popolari tra i ristoranti e le mense che si impegnano a offrire opzioni alimentari salutari e sostenibili ai propri clienti.
Le attività che acquistano prodotti bio lo fanno solo in alcune categorie o su tutte quelle disponibili?
Molte attività del settore Horeca preferiscono acquistare prodotti biologici nelle categorie di farine, pasta e vino. Queste categorie sono particolarmente richieste per la loro versatilità in cucina e la possibilità di offrire piatti di alta qualità ai clienti.
Secondo voi quali elementi dovrebbero essere migliorati da parte dei produttori per aumentare la diffusione dei prodotti biologici nel fuori casa?
Riteniamo che i produttori di prodotti biologici dovrebbero investire maggiormente nella comunicazione per evidenziare la salubrità dei loro prodotti e informare gli utilizzatori sui rigorosi controlli di qualità che subiscono. Inoltre, dovrebbero lavorare sulla competitività dei prezzi per rendere i prodotti biologici più accessibili ai ristoratori.
In base agli elementi in vostro possesso, l’impiego di alimenti bio nel fuori casa è stabile, in aumento o in calo?
Attualmente, notiamo un leggero aumento nell’uso di alimenti biologici nel settore fuori casa. Questo potrebbe essere attribuito all’aumento della domanda da parte dei consumatori che cercano opzioni alimentari più salutari e sostenibili.
A vostro avviso gli operatori del fuori casa sanno riconoscere le caratteristiche distintive dei prodotti biologici oppure serve maggiore comunicazione/formazione in materia?
Riteniamo che ci sia ancora bisogno di maggiore comunicazione e formazione tra gli operatori del fuori casa per aumentare la consapevolezza sulle caratteristiche distintive dei prodotti biologici. La conoscenza e l’apprezzamento di tali prodotti possono contribuire a una migliore integrazione nel menu e soddisfare le esigenze dei clienti che cercano opzioni biologiche.
Elena Consonni
