Come ogni anno a Natale si è colti dalla smania di trovare il regalo più originale, finendo di solito per scegliere qualcosa di etereo e passeggero, che rischia di andare a fare compagnia alla lista degli oggetti inutili accumulati nelle precedenti ricorrenze. Ma se sotto l’albero mettessimo un albero?
Bruno Munari ha definito l’albero come l’esplosione lentissima di un seme. Per ringraziare il luogo che ormai da tempo lo ospita, il Festival della Lentezza – al momento impegnato nei preparativi per l’edizione 2018, dedicata al tema del coltivare – ha deciso di regalare a Colorno (Parma) un Bosco del Tempo, un frutteto pieno di varietà di frutti antichi e dimenticati, ‘che non saranno perfetti e richiederanno tempo e passione per crescere ma avranno la forza impetuosa di un’operazione collettiva, democratica e capillare. In altre parole, felice’.
Per farlo, gli organizzatori del Festival hanno attivato su Produzioni dal Basso una raccolta di denaro in collaborazione con Banca Popolare Etica che prevede il raggiungimento della cifra di 20mila euro entro il 24 dicembre 2017. Partecipando alla raccolta e adottando un albero, si può contribuire alla crescita di un intero bosco e contemporaneamente offrire qualcosa che resisterà anche ai Natali futuri.
Il progetto del bosco sarà realizzato dall’Associazione Comuni Virtuosi – che promuove il Festival dal 2015 – e vedrà la partecipazione diretta dell’Azienda Agraria Sperimentale Stuard di Parma, che del bosco ha messo a punto un piano preliminare che prevede anche la gestione del bosco nei primi dieci anni. La coltivazione inizierà durante l’autunno 2018. Il destino di ogni pianta sarà legato a una persona. Chi aderisce all’originale iniziativa riceve una pergamena con il nome di questa persona.
Questo il link per aderire alla campagna: https://www.produzionidalbasso.com/project/bosco-del-tempo/