PAC: per De Castro e Dorfmann si va verso agricoltura più competitiva e resiliente

Paolo DE CASTRO

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“L’Europarlamento ha lanciato un segnale forte ai nostri agricoltori”, a dichiararlo sono Paolo De Castro e Herbert Dorfmann, rispettivamente coordinatori S&D e PPE alla commissione Agricoltura del Parlamento europeo, in comunicato congiunto pubblicato in seguito alla votazione dello scorso martedì a Bruxelles, il cui esito aveva tenuto con il fiato sospeso, per diversi motivi, molti rappresentanti del settore bio in Italia e non solo (vedi news ). I ministri dell’agricoltura hanno dunque raggiunto un accordo in Consiglio, aprendo la possibilità di avviare negoziati di trilogo.

“L’Europa – si legge nel comunicato – è al fianco dei produttori nella transizione verso sistemi sempre più sostenibili e redditizi. L’equilibrio trovato nel compromesso raggiunto dopo mesi di negoziazioni garantirà sostegno e sicurezza ai nostri agricoltori per il prossimo decennio, con una nuova PAC più sostenibile non solo dal punto di vista ambientale, ma soprattutto economico e sociale”.

“La Politica agricola comune aveva bisogno di un cambiamento – hanno aggiunto i due europarlamentari – per accompagnare i nostri agricoltori a fare un ulteriore salto di qualità nell’erogazione di servizi ambientali a beneficio dell’intera collettività: abbiamo insistito per ottenere un budget minimo più elevato per i nuovi eco-schemi, la misura che dovrà guidare verso pratiche produttive ancora più sostenibili. Per quanto riguarda lo Sviluppo rurale, abbiamo invece innalzato al 35% le spese per le misure ambientali, quali l’agricoltura biologica”.

Per De Castro e Dorfmann, l’Unione infatti “ha la responsabilità di fornire prodotti alimentari salubri e di altissima a tutti i cittadini, indipendentemente dal loro potere d’acquisto. Non accetteremo mai che i prodotti europei diventino riservati a un’élite di consumatori, come invece vorrebbero altri”.

De Castro e Dorfmann hanno poi sottolineato come la dimensione economica della PAC non sia stata messa in discussione: “l’obiettivo della PAC è migliorare la produttività e sostenere il reddito degli agricoltori. Per questo abbiamo lottato per un’agricoltura più forte e competitiva, salvaguardando le misure economiche del primo pilastro, quali i pagamenti diretti e accoppiati alle nostre produzioni strategiche, i pagamenti redistributivi per i piccoli agricoltori, o i finanziamenti per l’attività dei giovani agricoltori”.

Sul fronte dell’Organizzazione comune dei mercati agricoli “siamo riusciti a consolidare il potere contrattuale dei nostri produttori di eccellenza, in particolare dei nostri viticoltori, e a rafforzare le misure di gestione delle crisi di mercato e la trasparenza lungo la filiera”. “Non potevamo poi accettare l’esautorazione delle nostre Regioni nella prossima PAC – hanno dichiarato i due parlamentari – per questo siamo riusciti a salvaguardare il loro ruolo cruciale, certi che solo tramite il loro pieno coinvolgimento possiamo rispondere ai bisogni dei nostri agricoltori e delle nostre aree rurali. Serviva poi un’armonizzazione dei livelli di pagamento all’interno degli Stati membri, obiettivo che abbiamo raggiunto non senza difficoltà”.

“Il Parlamento europeo ora ha parlato”, hanno concluso De Castro e Dorfmann. “Adesso siamo pronti a difendere le nostre ambiziose posizioni nei negoziati con Commissione europea e Consiglio dei ministri agricoli, per una politica che è stata il cemento della costruzione dell’Europa, e che oggi assume un valore straordinariamente strategico per il nostro futuro”.

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