Oltre 30 anni di storia tra l’OP Carpe Naturam e l’agricoltura bio

Anita Minisci

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“Nasciamo nel 2006 dall’unione di aziende biologiche della Piana di Sibari, site in Corigliano Calabro e Rocca Imperiale (CS), già attive nella produzione e commercializzazione di ortofrutta  biologica dal lontano 1989. La prima coltura affrontata utilizzando il metodo dell’agricoltura biologica, a quell’epoca, è stata quella della clementina”. Anita Minisci è la leva commerciale e di front management della realtà calabrese.

“La Piana di Sibari è famosa per la coltivazione di clementine sin dagli anni settanta, quando si comprese che, in questo areale, grazie alle favorevoli condizioni pedoclimatiche dettate dalla morfologia del territorio, che vede il mare Jonio davanti a se e le catene montuose della Sila e del Pollino alle sue spalle, come ad abbracciare e proteggere la Piana, aveva trovato il suo habitat naturale e riusciva a raggiungere espressioni di gusto superiori alle clementine coltivate in altri areali mediterranei. L’escursione termica tra giorno e notte, facilita il processo di metabolizzazione degli zuccheri, conferendo al frutto un’ottima dolcezza, ma anche un perfetto rapporto tra zuccheri ed acidità. Questo areale rappresenta, nel panorama italiano, il punto di riferimento della coltivazione agrumicola suddetta, poiché investe più di 20.000 ha a clementine, ed il resto della superficie ad altre coltivazioni: altri agrumi – navelina, limone di Rocca Imperiale, e arancia bionda tardiva – drupacee, olive da olio e da mensa, nonché produzioni serricole di alto pregio come piccoli frutti – fragole, ortaggi a rotazione, cavolo rapa, melone, zucchine, pomodoro datterino. Nel lontano 1989, mio fratello Angelo, giovane tecnico agronomo e proprietario di agrumeti, oliveti ed un frantoio per la molitura delle olive, implementato già da nostro  nonno nel 1946, decise di affrontare una nuova sfida, provando a coltivare gli agrumeti di famiglia con il metodo a lotta biologica, escludendo tutti i mezzi tecnici chimici fino ad allora utilizzati dall’agricoltura convenzionale. Di lì nacque la prima clementina biologica italiana, coltivata nella Piana di Sibari, e commercializzata con il marchio BIOSYBARIS”.

Da quel momento per la CarpeNaturam non è stato difficile conquistare i mercati europei. Il frutto, grazie alle sue pregevoli qualità organolettiche, si faceva strada da solo e pian pianino, raggiungeva mercati sempre più distanti che già avevano visione e fame di prodotti coltivati naturalmente, senza l’uso di prodotti di sintesi chimica.

Dopo aver conquistato il mercato europeo (Svizzera, Austria, Germania, Francia, Inghilterra, Irlanda, Danimarca, Svezia e Norvegia), nell’anno 2000, si decise di affrontare il mercato oltremare (USA e Canada) dove una cospicua fetta di popolazione italiana chiedeva e ricercava il gusto delle proprie origini. “Non fu affatto semplice affrontare il processo produttivo e post produttivo al fine di garantire serbevolezza e freschezza del frutto  all’arrivo, dopo circa 24/26 giorni di navigazione – racconta Anita –  ma, grazie all’aiuto dei centri universitari che già allora sperimentavano la tecnologia di esportazione via nave per altre colture, si è messo a punto un protocollo abbastanza rigido ma efficace, reso ancora più difficile e sperimentale , dalla necessità di non poter effettuare particolari trattamenti post raccolta sul frutto  biologico”.

Oggi, la Op Carpe Naturam  (organizzazione di produttori interamente biologica), che consta complessivamente di 860 ha coltivati a produzioni interamente biologiche, 120 soci produttori, ha al suo interno 4 siti produttivi: Corigliano Rossano- Rocca Imperiale- Ascoli Satriano- Trapani. Nello stabilimento di Corigliano Calabro si coltivano e commercializzano molte varietà di agrumi, tra le quali: le Clementine  di Calabria IGP, il mandarino miyagawa e tardivo, le Arance a polpa bionda (Navelina, Washington Navel, Lanelate, Valencia Late, biondo di Trebisacce , Cara Cara), le Arance a polpa rossa (Tarocco e Moro), il Limone di Rocca Imperiale IGP, ed il Bergamotto di Calabria DOP, il Lime, in un periodo che va da Settembre a Giugno. Drupacee da coltivazione biodinamica a marchio Demeter , da maggio a fine Giugno.  Ma anche le patate della Sila Bio IGP (da ottobre ad aprile)  e il cipollotto e la cipolla di Tropea bio IGP (da dicembre a luglio). E per finire il cipollotto rosso in regime biodinamico. Nello stabilimento di Rocca Imperiale, si esplicano colture maggiormente serricole come la fragola  e le albicocche primizie. Nello stabilimento di Ascoli Satriano, abbiamo coltivazioni di brassicacee e verdura a foglia verde (broccoli, sedano, bietole, asparagi). A Trapani, invece, le colture preminenti sono: limone e mandarino biodinamici “Demeter”.

“Il metodo biodinamico è, oggi, il  metodo più diffuso  tra i coltivatori della OP, insieme alle pratiche previste dai disciplinari  Biosuisse e Naturland. Da 3 anni, sperimentiamo un nuovo metodo di applicazione scientifica e di ricerca su alcune produzioni, che contempla l’autoproduzione dei mezzi tecnici di difesa e di nutrizione del suolo,  partendo dalle materie prime disponibili in azienda e nel  raggio kilometrico  contenuto, grazie ad accordi di filiera con fornitori locali. Il tutto avviene in un sistema di controllo e monitoraggio analitico e condiviso. Questo sistema si chiama Rete Humus e coinvolge 100 aziende campione biologiche italiane. I risultati, ad oggi, sono soddisfacenti ed interessanti, pertanto, intendiamo avanzare questo metodo,  continuare la sperimentazione e diffondere questo sistema ad altre aziende al fine di elevare il livello di produzione biologica italiana. La nostra produzione è totalmente biologica. Ogni produttore appartenente alla nostra organizzazione si impegna ad osservare tutti gli adempimenti relativi al regime biologico ed ai disciplinari di produzione concordati in relazione ai vari tipi di metodi utilizzati (Naturland, Demeter, Biosuisse). Ogni partita di merce che entra nello stabilimento, è stata tecnicamente seguita dai tecnici della cooperativa  e tracciata. Siamo sempre alla ricerca di nuove varietà da poter introdurre, e che pensiamo possano soddisfare la nostra clientela, di cui ormai conosciamo le preferenze di gusto. La nostra prossima sfida, riguarda l’e-commerce, con il quale puntiamo a far giungere i sapori del nostro territorio, a chiunque ne faccia richiesta. Stiamo mettendo a punto un sistema nuovo ma collaudato, in modo che possa far giungere, in breve tempo, i prodotti richiesti a destinazione nelle migliori condizioni di freschezza. Carpe Naturam è un marchio riconosciuto dal mercato nazionale ed estero, nei mercati di riferimento biologici, canali specializzati e GDO, pertanto, i nostri clienti, siano essi distributori o consumatori, sia aspettano target qualitativi elevati su ogni prodotto.Di recente è il nostro impegno in prima persona nella campagna Close the Gap di Coop Italia”. Ha concluso Anita Minisci.

Maria Ida Settembrino

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