L’olivicoltura biologica rappresenta in Italia la terza coltura per estensione (escludendo i prati pascoli) dopo le colture foraggere ed i cereali. Con i suoi 242.708 ettari nel 2019 l’olivicoltura rappresenta il 12% di tutta la SAU biologica italiana pari ad 1.993.263 di ha.
Le superfici biologiche ad olivo da olio, dall’anno 2010 all’anno 2019, sono raddoppiate: tuttavia, come per il resto delle colture, a partire dal 2018 si rileva una fase di stabilità delle superfici: l’incremento tra il 2018 ed il 2019 delle superficie biologiche (comprese quelle in conversione) è stato del 1,5%, mentre nel complesso la SAU biologica italiana è cresciuta del 1,8%.
L’analisi della distribuzione per area geografica delle superfici ad olivo da olio biologico in Italia indica una concentrazione sul totale del 67,5% al Sud, del 17,1% nelle Isole (con circa il 16% in Sicilia) e del 14,1% al Centro.
Come per l’olivicoltura convenzionale (ISTAT, SPA 2016), le prime sette Regioni in termini di ettari di superficie coltivata ad olivo da olio biologico sono: Puglia (72.282), Calabria (70.981), Sicilia (38.389), Toscana (16.036), Campania (9.643), Lazio (8.921) e Umbria (6.151).
Lo studio, condotto da ISMEA nel 2021, analizza la distribuzione del valore lungo le fasi della filiera, individuandone le principali declinazioni e articolazioni e evidenzia i margini di crescita e potenzialità inespresse soprattutto nella fase distributiva.
Fonte: ISMEA