Oli essenziali per l’addome, centro emozionale

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Per tutte le culture orientali l’addome è un punto importantissimo dove risiede la nostra forza vitale. Se non vogliamo parlare di tecniche energetiche, ma semplicemente di anatomia, dobbiamo considerare che nella pancia ha sede il plesso solare, o ‘cervello addominale’, che è il grande plesso del sistema nervoso simpatico.

È composto di sostanza nervosa simile a quella del cervello e riceve e distribuisce impulsi e correnti nervose a tutti gli organi addominali, dove svolge le più importanti funzioni della cosiddetta vita neurovegetativa del corpo, ossia controlla i meccanismi automatici del corpo stesso (per esempio la digestione, attività degli organi interni, ecc.).

E’ un punto vitale e quando riceve un colpo violento, e la storia del pugilato ce lo insegna, può sopravvenire la morte. Sono stati scoperti anche dei recettori uguali sia nel cervello che nell’addome, tanto da giustificare il fatto che noi somatizziamo le nostre emozioni a livello addominale. Chi di noi non ha sperimentato il ‘pugno nello stomaco’ causato da una negazione?

Quindi il nostro addome non solo soffre per un’alimentazione sempre più difficile da metabolizzare, spesso con pasti in piedi e con cibo spazzatura, ma deve anche ‘digerire’ tutta una serie di emozioni. Questo spiegherebbe perché si digerisce qualsiasi cosa quando si è tranquilli e sereni e come invece ci rimanga sullo stomaco anche una carota se siamo in ‘cattiva’ compagnia.

Detto ciò, è chiaro che le problematiche che possiamo incontrare in questa parte del corpo sono molteplici sia per la collocazione anatomica della maggior parte dei nostri organi, ma anche per la sua funzione di centro emozionale. Gli oli essenziali sono un valido aiuto soprattutto con il massaggio, e la zona dell’ombelico può essere un punto di applicazione diretto per agire sulle problematiche dell’addome, un punto di scambio tra il fuori ed il dentro.

Lo si utilizza come un piccolo contenitore da riempire con la nostra miscela di oli base e oli essenziali puri 100% e da lì piano piano si comincia a distribuire l’olio sulla pancia disegnando con la mano dei cerchi (sempre in senso orario, da destra verso sinistra) che partono intorno all’ombelico e poi si aprono verso l’esterno (immaginate le forme che si producono quando gettiamo un sasso nell’acqua).

Lo stesso tipo di massaggio si può fare ai bambini se hanno problemi di coliche o qualsiasi altro disturbo addominale. I due oli essenziali (O.E.) che consiglio sempre per i piccoli sono la lavanda e la camomilla matricaria, che non hanno nessuna controindicazione ed agiscono ad ampio spettro come stimolanti della funzione digestiva e come anti-spasmo.

Come olio base per diluirli è ottimo l’oleolito di calendula. Questo macerato si ottiene mettendo i fiori di questa bellissima margherita arancione in infusione in olio d’oliva o altro olio base e ha caratteristiche rigeneranti e lenitive. In un cucchiaino (o mezzo, se sono neonati) di olio si aggiungono da 1 a 3 gocce di O.E., secondo l’età. Vorrei aprire una parentesi sull’uso dell’O.E. di Timo, consigliato da tantissimi pediatri per il massaggio sul pancino come vermifugo.

E’ vero che ha questa potente funzione, ma può creare sensibilizzazioni cutanee, meglio sostituirlo con dell’O.E. di zenzero, diluito come sopra, che non ha controindicazione, tanto che viene largamente usato anche come anti-nausea gravidico. Anche per le donne incinte con problemi digestivi si consiglia l’uso dell’olio essenziale di camomilla matricaria e per prevenire le smagliature si può miscelare con dell’olio di nocciola, un ottimo elasticizzante e tonificante dei tessuti.

Per chi soffre di forti somatizzazioni a livello dello stomaco si consiglia di massaggiare un olio alla camomilla eseguendo un massaggio a ‘lemniscata’, ossia come un 8 in orizzontale dove il centro dell’otto è sullo stomaco sotto lo sterno e i due anelli sono sul fegato e sulla milza; questo è un consiglio che viene da un antico uso popolare della camomilla per disturbi a questi tre organi. Per i disturbi mestruali ottimo è anche l’O.E. di geranio, un equilibratore ormonale che va ad agire in qualsiasi problematica legata al ciclo. Se le mestruazioni sono molto dolorose si consiglia di cominciare ad applicarlo anche una settimana prima dell’arrivo del mestruo.

L’olio base più adatto dove diluire gli O.E. è l’Iperico, un macerato come la calendula, questo per la sua segnatura rossa, colore del sangue. Anche se il fiore è giallo la reazione nella macerazione nell’olio grasso gli dà questo particolare colore che comunque non macchia la pelle. Per le problematiche dell’apparato genitale le parti del corpo dove applicare l’olio sono: la zona sotto l’ombelico, l’inguine e la zona del sacro, dietro la schiena. Di solito è sufficiente un cucchiaio di olio base dove diluire 5-8 gocce di O.E.

Sempre consigliato l’abbinamento con l’O.E. di rosa e di camomilla blu che sono in assoluto i due O.E. che più agiscono sui disturbi del ciclo. Se ogni mestruo è un “trauma”, molto sofferto, accompagnato anche da malessere fisico diffuso (mal di testa, dolori diffusi, nausea) tanto da essere quasi invalidante, optate per l’O.E. di neroli, il ‘rescue rimedy’ dell’aromaterapia.

Per la leucorrea (perdite biancastre) ottimo è l’O.E. di lavanda che abbina anche una funzionalità antispasmodica, caratteristica che ha anche l’O.E. di cipresso. Anche strizzando l’occhio all’estetica bisogna riconoscere che adipe e rilassamento in questa zona sono spesso manifestazione di cattiva funzionalità dell’apparato addominale. Un O.E. ottimo per liberare questa zona dalle tossine è quello di finocchio, anche ottimo lipolitico insieme all’O.E. di patchouli. Per un vero trattamento si può anticipare l’applicazione dell’olio con un impacco di Fanghi del Mar Morto, arricchiti da qualche goccia di O.E. di Rosmarino, attivatore della detossinazione, soprattutto del fegato.

E’ molto utile l’O.E. di menta se l’addome è particolarmente caldo, con alternarsi di scariche diarroiche e stitichezza, spesso campanello di allarme di un cattivo funzionamento dell’intestino tenue. La menta è legata alla mente ed è infatti una delle essenze che più ci risveglia, che lavora sulla memoria, che rinfresca le teste calde, con pensieri continui. Pensate a quale altra parte del corpo somiglia alle volute del cervello: è l’intestino tenue legato in psicosomatica proprio a persone che hanno questo plus lavoro della testa e sono portate all’eccessiva analisi delle cose.

Se l’addome invece è freddo, con tendenza alla digestione lenta, si consiglia O.E. di zenzero, riscaldante ma senza essere aggressivo e stimolante di tutte le funzioni dell’apparato digerente. Alcune ricerche indiane lo hanno sperimentato come aiuto per combattere il colesterolo con ottimi risultati. Prendersi cura del proprio addome è come mettersi in collegamento con la nostra parte più interiore, coccoliamoci nei momenti di rilassamento anche solo poggiando le mani sulla pancia per un contatto profondo con noi stessi.

Laura Savo

esperta in oli essenziali, cosmesi e psicosomatica della pelle

(in collaborazione con Flora – L’Aromatario)

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