Nuovo sistema per trattare gli scarti di cibo

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Una delle più curiose novità presentate a Ecomondo, la manifestazione che si è chiusa ieri, venerdì 6 novembre alla Fiera di Rimini, è stata la presentazione in anteprima mondiale, fuori dagli Stati Uniti, di un innovativo sistema di recupero e riciclo di prodotti alimentari.

Il procedimento è stato sperimentato fino ad oggi solo negli US, Paese in cui dal 2016 inizierà il conto alla rovescia per adeguarsi ad una nuova normativa che impone il divieto di conferimento in discarica dei rifiuti alimentari entro cinque anni.

Louie Pellegrini e Michael Auriemma, entrambi di origine italiana, sono i due protagonisti di una nuova impresa legata al recupero degli scarti alimentari, che guarda oltre gli attuali sistemi basati su compostaggio e digestione anaerobica, per arrivare a produrre dal cibo che buttiamo nel cassonetto oltre che acqua (75%) e olio per biodiesel (8%), anche carboidrati e proteine da rimettere in circolo sotto forma, ad esempio, di alimenti per animali.

Il sistema, che si basa su un processo chimico attraverso l’utilizzo di sostanze naturali provenienti dal lievito madre, è già stato adottato in California. A Santa Clara, il cuore della Silicon Valley (dove sono presenti le sedi di Google e Amazon, oltre all’Università di Stanford), è infatti già in funzione da circa un anno un impianto realizzato dalla Safe (la società di Louie Pellegrini), che raccoglie e tratta i rifiuti provenienti dall’intera area.

Ora Pellegrini e Auriemma vorrebbero applicare il loro sistema anche in Europa.



 

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