Non solo crisi, in vino veritas

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Inevitabilmente, questa breve riflessione settimanale va dedicata al Vinitaly, un fierone come pochi al mondo, che chiude proprio nel giorno di uscita della nostra newsletter. La fiera veronese ha evidenziato un dato economico: il vino non è colpito dalla crisi come altri settori; il vino italiano in particolare, se risente del calo dei consumi interni, è in un momento molto felice sui mercati internazionali dove sta prendendo importanti posizioni ai vini francesi, dall’America alla Cina all’India, dalla Russia all’Est europeo.

Il vino biologico, dal punto di vista del mercato mondiale, appare come una novità troppo recente per assurgere a un ruolo da protagonista ma, dal punto di vista commerciale, sta seguendo il trend generale: all’estero, in particolare, apprezzano in modo crescente il vino biologico italiano.

Quindi, se al Vinitaly non c’è stata euforia, certamente non si è visto il pessimismo che ormai avvolge molti ambiti nel nostro Paese. Chi esporta vino fa buoni affari e abbiamo verificato di persona che i produttori di vino biologico hanno avuto ottimi contatti da parte di potenziali compratori esteri.

Più in generale, abbiamo notato anche il miglioramento enologico dei nostri vini biologici, sempre più buoni al palato e con dosi sempre più basse di solfito o, più spesso, completamente solfito-free. In vino veritas, dicevano i latini, e la sincerità che sta nel vino biologico esprime ottimismo.

Un produttore del Monserrato ci ha manifestato la sua soddisfazione: ‘All’inizio – ci ha detto – quando abbiamo cominciato a produrre uve biologiche, tutti i nostri vicini viticoltori ci guardavano in modo strano, come fossimo marziani.

Più tardi hanno cominciato a chiederci come mai la nostra uva fosse più bella della loro e perché ci venisse pagata di più. Adesso, anche qualcuno di loro ha avviato la conversione per produrre uve biologiche.

Certo, si presentano in alcune annate dei problemi nel combattere i parassiti ma cerchiamo di affrontarli senza tradire noi stessi, perché siamo convinti del valore di quello che facciamo’.

Ma la vera notizia al ViiItaly è stata fieristica. Dal 2014 c’è il Salone Vinitaly Bio, con Federbio partner della fiera veronese. Un segnale forte a tutto il panorama fieristico, dal Sana di Bologna alla stessa Biofach di Norimberga. In tempi non sospetti, avevamo scritto una riflessione sul Sana indicando la strada del rilancio: dividere la rassegna bolognese in una serie di saloni specializzati su ortofrutta, olio, vino, miele e altro ancora.

Ora la riflessione sul futuro è ancora più urgente per Bologna ma siamo certi che Vinitaly Bio riuscirà a prendere posizioni anche nei confronti della star internazionale Biofach.

Antonio Felice

editor@greenplanet.net

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