Nel corso dell’operazione “Miele 2023”, condotta dalla Guardia di Finanza in collaborazione con il Dipartimento ICQRF del Ministero dell’Agricoltura, sono state sequestrate oltre 22 tonnellate di miele privo di tracciabilità e 3,5 tonnellate di sostanze zuccherine illecitamente utilizzate nella produzione di miele biologico. Lo ha reso noto un comunicato del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste.
L’operazione, si legge nella nota del MASAF, mirata alla tutela del “Made in Italy” e alla lotta alla contraffazione, ha coinvolto un’azienda di Vicenza attiva su scala nazionale, dove sono stati trovati 74 fusti da 300 kg di miele ciascuno, per un totale di 22.200 kg, provenienti da Paesi come Romania, Ungheria, Turchia, Cina e Vietnam. Le analisi hanno rivelato irregolarità nella provenienza, nelle origini botaniche dichiarate e un’eccessiva presenza di amido, fino al 95%, indicatore di adulterazione.
Oltre al miele, sono state sequestrate 3,5 tonnellate di sostanze zuccherine, tra cui zucchero semolato e candito, utilizzate illegalmente per nutrire api e produrre miele spacciato per “biologico”. Le violazioni accertate hanno portato a sanzioni amministrative e denunce penali, evidenziando il rischio per i consumatori di prodotti non conformi agli standard di sicurezza e qualità.
L’operazione ha inoltre rivelato vendite in nero per oltre 43.000 euro e l’impiego di una lavoratrice irregolare, sottolineando le gravi irregolarità a livello fiscale e lavorativo.
Le autorità proseguono i controlli per garantire una filiera agroalimentare trasparente e sicura. “Grazie al lavoro degli uomini e delle donne delle Forze dell’Ordine e dell’Ispettorato della Tutela della Qualità e Repressione Frodi del MASAF, proseguono – conclude la nota – le attività di controllo che, oltre a prevenire e individuare eventuali illeciti, mirano a garantire una filiera agroalimentare virtuosa, con prodotti sicuri, conformi alla normativa di legge e garantiti”.
La Redazione