Open day nella ex Tenuta di Rocca Priora a Falconara Marittima (Ancona), per Agribiocons, il progetto di agricoltura biologica conservativa per mitigare il degrado dei suoli marchigiani attraverso sistemi colturali adeguati.
Il progetto è cofinanziato dalla Regione Marche e sperimentato da Arca srl Benefit, Società Agricola Biologica Fileni srl (capofila), l’impresa Loccioni, Società Agricola Agri Blu di Zingaretti e Soci SS e Università Politecnica delle Marche.
“Siamo riusciti, dopo tre anni di sperimentazione, a mettere a punto il protocollo ideale dell’agricoltura bio rigenerativa per i suoli marchigiani – ha spiegato Bruno Garbini, presidente di Arca -. La grande sfida è stata lavorare in terreni collinari molto difficili. Oggi possiamo dire che siamo ad un nuovo punto di partenza per l’evoluzione dell’agricoltura bio rigenerativa e quindi del progetto Arca nato nel 1988″.
L’agricoltura bio rigenerativa mette al centro la biologia del suolo per favorire un maggiore equilibrio ecologico. Un investimento che – ha detto Massimo Fileni, vicepresidente del gruppo Fileni – “permette non solo di ottenere prodotti alimentari salubri e sicuri, ma anche di garantire la salute del terreno, dei pascoli, delle coltivazioni, degli animali e degli agricoltori”. Nei campi, Simone Tiberi, agronomo Arca, ha illustrato le pratiche bio conservative – minima lavorazione, cover crop e roller crimper – e il Gruppo di Pedologia dell’Università Politecnica delle Marche ha eseguito una valutazione visiva dei suoli oggetto di sperimentazione.
Fonte: Ansa