Negli ultimi 10 anni l’industria alimentare bio, food&drink, è cresciuta tra il 6% e il 10% in termini di nuovi lanci di prodotto. Ad affermarlo è la società di intelligence Market Research Mintel che ribadisce il primato dell’Europa nel guidare l’innovazione del comparto grazie ad un incremento dei nuovi lanci, passato dal 9% e al 17% nell’ultima decade, di prodotti certificati bio.
Tra i consumatori europei di Francia, Germania, Italia, Spagna e Polonia sono soprattutto i Millennials e la Generazione Z ad essere maggiormente attratti dall’acquisto di questo tipo di prodotto.
Si tratta di una tendenza recentemente confermata anche da Hans-Christoph Behr della società tedesca di ricerche di mercato nel settore agricolo AMI: “Il mercato biologico sta crescendo in tutti i Paesi già da alcuni anni. Tuttavia – sottolinea -, non possiamo prevedere che questa crescita prosegua in futuro. Questi dati dipendono infatti da diversi fattori, in primis dalla situazione economica. La crescita, se si guardano le cifre, ha avuto un rallentamento durante il biennio di crisi 2012-2013″.
Rispetto alla tipologia della domanda Behr ha specificato: “I prodotti più richiesti sul mercato europeo al momento sono uova, frutta e verdura. Nel settore ortofrutticolo, si acquistano sempre più cipolle, verdure a foglia verde e valerianella. Le carote biologiche poi sono ormai diventate la normalità mentre per il prossimo futuro dobbiamo aspettarci ulteriori novità”.
Anche il Nord America ha registrato un aumento significativo del numero di alimenti e bevande biologici a scaffale, si parla di una cifra passata dal 9% del 2009 al 15% di quest’anno.
Infine, è leggermente aumentata anche la disponibilità di prodotti biologici in Asia Pacifico, America Latina, Africa e Medio Oriente nonostante nell’ultimo anno (giugno 2018 – luglio 2019) solo un nuovo lancio su venti era ancora venti era costituito da referenze bio.