Lo sviluppo di prodotti innovativi biostimolanti al centro del progetto ministeriale

Possibile

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Prevenire le malattie delle piante utilizzando prodotti di origine naturale, riducendo l’utilizzo dei pesticidi in ambito agricolo. Questa la sfida al centro del progetto Sviluppo di prodotti innovativi biostimolanti e induttori di resistenza, applicabili in metodiche di agricoltura biologica (Possibile).

Il progetto è stato promosso dal Ministero delle imprese e del Made in Italy (MIMIT). Inserito all’interno del Programma operativo nazionale (Pon) Imprese e competitività 2014 – 2020, Possibile ha ricevuto 192.500,00 euro tramite il Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr) 2014 – 2020.

Al centro del progetto c’è lo sviluppo di tecnologie per affrontare alcune delle sfide definite nell’ambito del programma europeo Horizon 2020, lo strumento di finanziamento alla ricerca scientifica e all’innovazione della Commissione europea.

Tra le priorità stabilite dall’Unione europea c’è quella di realizzare una crescita sostenibile e inclusiva, per rafforzare l’economia, migliorare la salute e la qualità della vita delle persone e tutelare l’ambiente. Un obiettivo che passa anche attraverso la trasformazione del sistema agricolo e alimentare europeo, accelerandone la transizione verso una sempre maggiore sostenibilità.

In quest’ottica, i progetti di ricerca come Possibile giocano un ruolo fondamentale: attraverso un approccio innovativo, il progetto mira a rivoluzionare l’agricoltura tradizionale, utilizzando biostimolanti organici per sconfiggere gli agenti patogeni che infestano le piante, anziché intervenire con l’uso di pesticidi chimici.

Sotto il coordinamento di Oasis, un’impresa innovativa di Avellino, e grazie alla collaborazione del Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università La Sapienza di Roma e della Facoltà di Agraria dell’Università del Molise, è stata avviata una sperimentazione per realizzare un formulato di origine naturale da innestare del terreno, ottenuto miscelando in modo diverso la quantità delle sostanze organiche e i microrganismi già presenti in natura, per favorire lo stato di salute generale delle piante e rafforzare le loro normali reazioni di difesa.

Oltre a ridurre l’utilizzo di pesticidi non lasciando residui nelle piante, l’impiego di biostimolanti in agricoltura ha anche l’effetto di migliorarne le proprietà nutritive.

Fonte: La Repubblica

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