Cosa si porta di buono in tavola oggi? Oggi si gusta lo stracchino Bio Granarolo, che offre la sua cremosità e delicatezza alla prova di L’Assaggio di Greenplanet, di questa ultima settimana di marzo.
Il Gruppo Granarolo, che opera dal 1957, è controllato da un Consorzio di 700 allevatori ,e detiene la più grande filiera del latte italiano, distribuita in 12 regioni. Anni di ricerca, impegno e passione per seguire e far crescere una filiera, passo per passo, con l’obiettivo di garantire salubrità e genuinità al consumatore, con la produzione di alimenti altamente controllati e certificati.
Lo stracchino, prodotto originariamente in Lombardia, è un formaggio a pasta molle, di breve stagionatura, fatto con latte vaccino intero, con buccia quasi impercettibile, sottilissima e tenera, di colore bianco perlato.
Prende il suo nome dal fatto che le mucche, tornando stanche, “stracche” in dialetto, per la transumanza, al fondovalle, dopo l’alpeggio estivo, producevano poco latte, e i pastori riuscivano a fare questo formaggio, lo “stracchino”.
Lo stracchino Granarolo Biologico è fatto con latte 100% italiano, proveniente da allevamenti biologici della filiera “tutta italiana”, in cui qualità e sicurezza sono controllate sin dagli allevamenti, dalla mungitura, alla raccolta e a tutte le fasi di produzione e distribuzione.
Di consistenza tenera, cremosa, leggermente compatta, ma facilmente spalmabile su pane, piadine, crostini, crackers, si presta a stuzzicherie e ricette varie.
Regala al palato un sapore delicato, burroso, leggermente pungente all’interno, risulta facilmente digeribile. Merita, perciò, di essere promosso a pieni voti, aggiudicandosi un 5 in una gamma valutativa da 0 a 5. Confezionato in atmosfera protetta, viene venduto, con una promozione, in pacchettini di plastica da 150 grammi, con l’aggiunta di 20 grammi in omaggio, ad un prezzo che si aggira attorno ai 2,20 euro.
È un invito all’assaggio per tutte le età, dai bimbi ai nonni, per una bontà italiana… tutta da spalmare.
Stefania Tessari