Gualtiero Roveda, avvocato, esperto di diritto del lavoro e d’impresa, ritiene che stiamo assistendo ad un passaggio epocale: l’Intelligenza Artificiale (IA), in questo momento storico, è arrivata a un punto di sviluppo tale da impattare per sempre sulla nostra quotidianità. L’argomento non è secondario per nessuno, tantomeno per le aziende che producono biologico, già investite, come tutte le aziende che producono cibo, e per di più con un’attenzione del tutto particolare, dalla generale rivoluzione tecnologica e da quella digitale.
– Avvocato, che cosa la colpisce maggiormente a proposito dello sviluppo dell’intelligenza artificiale?
“Mi colpisce per esempio GPT-3, ancora in fase sperimentale, creata dal laboratorio di ricerca Open-AI (tra i fondatori Elon Musk e altri operatori del tech americano inclusa Amazon Web Service), che è la nuova applicazione che crea testi artificiali, in grado di far cose superiori alla nostra immaginazione, grazie ai dati messi a disposizione dalla rete. È stata addestrata a generare testo in modo autonomo, rispondere alle domande e completare le frasi in modo coerente e plausibile. Può essere utilizzata in molti ambiti, tra cui la generazione automatica di testo, di articoli e notizie, di contenuti per i social media, di risposte automatiche per le chatbot, di documenti legali e finanziari e così via. Per convincersi delle eccezionali funzionalità del programma, è possibile vedere un esempio di come la macchina genera output visitando il sito https://openai.com/blog/chatgpt/“.
– Avvocato, ha già posto delle domande a questa applicazione e quali risposte ha ottenuto?
“Ho chiesto a GPT-3 di spiegarmi, per esempio, perché è così difficile commercializzare prodotti ortofrutticoli. La risposta, generata dall’intelligenza artificiale in pochi secondi, è stata la seguente: Ci sono diversi motivi per cui può essere difficile commercializzare prodotti ortofrutticoli. Uno dei principali è la natura dei prodotti stessi: la maggior parte degli ortaggi e della frutta sono prodotti freschi e deperibili, il che significa che devono essere raccolti, trasportati e venduti in tempi molto brevi per evitare la perdita di qualità. Ciò può rendere difficile prevedere e gestire la domanda, e può anche aumentare i costi del trasporto e della conservazione. Inoltre, i prodotti ortofrutticoli spesso devono competere con prezzi bassi della frutta e verdura importate, che possono essere vendute a prezzi più bassi a causa dei minori costi di produzione. Inoltre, la commercializzazione di prodotti ortofrutticoli può essere complicata dalla stagionalità dei prodotti, in quanto alcuni ortaggi e frutti sono disponibili solo in determinati periodi dell’anno. Ciò può rendere difficile per i produttori e i commercianti pianificare e programmare la produzione e la vendita. Infine, la concorrenza spesso è molto elevata nei mercati ortofrutticoli e i margini di profitto possono essere piuttosto ridotti. Ciò può rendere difficile per i produttori e i commercianti coprire i costi e guadagnare profitti sostenibili”.
– Una risposta incredibile per il livello di competenza tuttavia anche un po’ scontata. Cosa ne pensa?
“Ho chiesto anche cosa GPT-3 pensasse del difficile rapporto tra imprese ortofrutticole e GDO. La risposta è stata che tale rapporto possa essere indubbiamente difficile a causa della forte concorrenza e della necessità di mantenere prezzi competitivi. Le imprese ortofrutticole possono sentirsi svantaggiate negoziando con i grandi rivenditori a causa delle loro dimensioni e della loro posizione di potere. Tuttavia, la GDO offre anche opportunità per le imprese ortofrutticole di raggiungere una vasta gamma di consumatori e aumentare le vendite. È importante che entrambe le parti lavorino insieme per trovare un equilibrio soddisfacente ad entrambi. Una risposta alla fine diplomatica. Penso che per avere risposte che riescano a risolvere il problema di questi rapporti difficili bisognerà, probabilmente, aspettare una nuova generazione di algoritmi”.
Resta un fatto: risposte così appropriate su un tema così specifico lasciano a bocca aperta. Una nuova éra è in effetti incominciata.
La Redazione