Consapevole dell’impatto sociale e ambientale degli oltre 680 punti vendita nel nostro Paese, la filiale italiana del retailer tedesco Lidl compie un ulteriore passo verso un assortimento più etico e sostenibile e si impegnandosi affinché almeno il 20% dei prodotti di carne fresca di pollo a marchio proprio provenga da allevamenti conformi allo European Chicken Commitment (ECC) entro il 2026.
Lo European Chicken Commitment è un documento, elaborato da circa 30 ONG europee, che contiene specifiche richieste che rappresentano i requisiti minimi che ogni politica aziendale sul benessere dei polli da carne in Europa deve necessariamente contenere al fine di migliorare gli standard di allevamento e macellazione nella filiera dei polli da carne a livello commerciale.
Grazie agli impegni presi da Lidl con i propri fornitori, gli animali negli allevamenti avranno più spazio per muoversi e verranno privilegiate razze a crescita più lenta, a vantaggio della salute degli animali stessi. Per raggiungere questo obiettivo sfidante, Lidl coinvolgerà in un dialogo costante e costruttivo tutti gli attori lungo la catena di approvvigionamento, dagli allevatori ai consumatori finali.
L’insegna non è nuova a questo tipo di attività a sostegno della zootecnia sostenibile e già da tempo sono state adottati standard volti a favorire pratiche di allevamento con caratteristiche peculiari di maggior sostenibilità, quali l’utilizzo di luce naturale e di oggetti manipolabili per i polli da carne nel comparto della carne fresca.
Infine – fanno sapere dall’ufficio stampa aziendale – Lidl non consente più ai propri fornitori per prodotti MDD di utilizzare uova provenienti da allevamenti in gabbia. Tutte le uova infatti – sia quelle fresche sia quelle contenute nei prodotti a marchio Lidl fissi in assortimento – provengono da allevamenti a terra, all’aperto o biologici.