Una delegazione di imprese italiane che operano nel settore della certificazione, della qualità e della sicurezza alimentare è stata in visita in Libano, per una missione esplorativa nel comparto produttivo agro-alimentare libanese.
La missione della durata di due giorni (2-3 luglio), patrocinata dalla Ambasciata d’Italia a Beirut, è stata organizzata dall’Istituto Mediterraneo di Certificazione (IMC) di Senigallia (AN) in collaborazione con IMC Liban, società italo-libanese che opera nel campo della certificazione in Libano e nell’area Medio orientale.
La giornata del 2 luglio è stata dedicata all’incontro con realtà dell’agro-alimentare e della distribuzione in Libano, con particolare attenzione ai percorsi degli alimenti biologici, dal produttore al consumatore attraverso i diversi canali della vendita al dettaglio, della ristorazione e della distribuzione organizzata.
Alle 12.30 si è tenuta una conferenza stampa, seguita da un pranzo alla presenza dell’ambasciatore Giuseppe Morabito, di rappresentanti del ministero dell’Agricoltura e del ministero del Commercio libanesi oltre che di imprese e stakeholders locali presso il ristorante Tawlet Souk El Tayeb, certificato Conosci il tuo pasto dall’ Istituto Mediterraneo di Certificazione. Nel corso della conferenza stampa sono stati presentati gli accordi di partenariato siglati tra Istituto Mediterraneo di Certificazione (IMC), le società locali di certificazione costituite in partenariato da IMC in Libano, Turchia, Egitto, Tunisia, Marocco, gli enti di certificazione italiani CCPB srl di Bologna, Certiquality di Milano e il Consorzio per la Ricerca e la formazione sulla qualità e la sicurezza alimentare (Rifosal), costituito dalle Università italiane della Tuscia di Viterbo e dall’Università di Siena.
Gli accordi siglati riguardano lo sviluppo della certificazione, della qualità e della sicurezza alimentare nei Paesi dell’area Euro-Mediterranea e si propongono il trasferimento delle competenze maturate dal sistema di certificazione italiano in un’area strategica per la qualità delle produzioni alimentari, quale quella del Libano e del Medio Oriente. La realizzazione degli accordi potrà contare sulla esperienza ed il know-how maturati dall’Istituto Mediterraneo di Certificazione, operativo nell’area da oltre dieci anni con uffici accreditati e personale locale.
‘Vogliamo mettere a disposizione dei consumatori, delle imprese che operano nella filiera alimentare Mediterranea e delle autorità locali la nostra esperienza di oltre dodici anni nel Mediterraneo. Auspicando che dalle imprese italiane parta una attenzione concreta alle potenzialità che esprime il Mediterraneo in tema di qualità dell’agricoltura e del cibo. Questa missione e gli accordi siglati tra enti di certificazione italiani con il coinvolgimento di Università sono un primo segnale importante e concreto in questa direzione’, ha detto Remo Ciucciomei, amministratore unico dell’Istituto Mediterraneo di Certificazione.
Come evidenziato dall’ambasciatore Morabito durante l’incontro ‘la certificazione dei prodotti accresce per le imprese le opportunità di accesso ai mercati. Gli accordi presentati oggi possono condurre a vantaggi sia per i produttori italiani che per quelli libanesi e sono coerenti con lo sforzo messo in atto dal Governo Libanese per pervenire alla certificazione della qualità dei prodotti agricoli, sforzo importante sia per la tutela della salute dei cittadini libanesi, sia per incoraggiare le esportazioni del Libano’.
Gli accordi siglati sono finalizzati ad ampliare le opportunità per le imprese italiane e dei Paesi Mediterranei che operano nell’ agro-alimentare, oltre che a migliorare l’accesso alle informazioni per i consumatori e per le autorità nazionali di controllo dei rispettivi Paesi e consentiranno l’attivazione di una rete di servizi di certificazione per l’agro-alimentare estesa a tutta l’area Euro-Mediterranea in grado di rendere disponibili al mercato tutta la gamma delle certificazioni di qualità richieste a livello internazionale.