Il futuro delle città europee di medie dimensioni. Mobilità, sostenibilità, innovazione e smart city. Lectio magistralis di Carlo Ratti del MIT di Boston, interventi di Karl-Heinz Posch e di altri esperti il 16 novembre a Reggio Emilia che grazie al progetto Mmove si proietta tra le Smart Cities d’Europa.
Le 11 città sostenibili d’Europa presentano e si scambiano le proprie ricette per vivere meglio: rendere gratuito il trasporto pubblico urbano, promuovere l’utilizzo di vetture elettriche, realizzare un sistema di piste ciclabili protetto dal traffico su ruota, realizzare bicibus o pedibus gestiti da volontari per accompagnare a scuola i bambini, creare nuove strade riservate a tram per i collegamenti veloci tra centro e periferia.
Sono alcune delle proposte delle città europee di medie dimensioni che hanno scelto di investire su innovazione, sostenibilità e convivenza, con l’obiettivo di ridurre il traffico e l’inquinamento, mettendo a confronto e condividendo progetti che permettono di migliorare la qualità di vita dei propri cittadini.
I rappresentanti delle città europee e gli esperti si danno appuntamento mercoledì 16 novembre in Italia, a Reggio Emilia, insieme a due guru delle Smart Cities: Carlo Ratti docente e direttore del MIT SenseAble City Lab, il centro di ricerca di Boston dove si stanno disegnando le città del futuro, Ratti è stato l’unico speaker italiano del TED2011 e delegato al forum economico di Davos. Insieme a Ratti ci sarà anche Karl-Heinz Posch uno degli “architetti della mobilità europea”, Posch è il coordinatore di Epomm la rete dei paesi europei che vogliono migliorare il sistema dei collegamenti e trasporti. Sono soltanto due degli esperti che interverranno alla giornata di studi aperta al pubblico, dove si presenteranno i risultati del progetto che ha raccolto 39 casi che possono essere trasferiti in altre città europee: “Il fenomeno Smart City rappresentano la più alta forma di innovazione urbana – spiega Carlo Ratti – questi “laboratori civici” stanno diventando un movimento globale che possono diffondere le migliori idee ad esempio per migliorare il sistema dei trasporti o attivare il bike sharing”. Secondo Ratti il progetto Mmove rappresenta al meglio la filosofia Smart City: “Per migliorare la vita delle città – aggiunge – abbiamo bisogno di costruire dei sistemi di raccolta dati, valutazione e trasferimento delle buone idee. I cittadini dovranno essere “sensori” per valutare le migliori esperienze urbane per capire quali buone pratiche possono essere trasferite anche ad altre città, attingendo dai dati e dalle analisi che sono condivisi dalle città d’Europa e del mondo”.