Le istanze di AIAB per l’agricoltura europea

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Sono tre le priorità irrinunciabili da difendere in Europa. E’ questa l’opinione di AIAB, che coincide con la richiesta fatta al ministro dell’Agricoltura, Mario Catania, di farsi portavoce di queste istanze a Bruxelles. Le proposte di AIAB e del mondo biologico europeo per una PAC equa e uno sviluppo rurale sostenibile, a beneficio di tutta la società, sono riconducibili ai tre punti cardine che sotto di fila riportiamo.

 

1. Salvare lo Sviluppo rurale. Devono aumentare gli stanziamenti per i piani di Sviluppo Rurale che garantiscono, con le loro misure agro-ambientali, il trasferimento di conoscenza e l’innovazione, la vitalità delle nostre campagne. Almeno il 50% dei fondi per lo sviluppo rurale deve essere speso per misure che si pongano obiettivi di sostenibilità nell’ambito delle priorità 4 e 5 stabilite dalla proposta di riforma della PAC del commissario Ciolos, come ad esempio l’agricoltura biologica, che deve essere misura obbligatoria in tutta l’Unione.

2. Nel Primo pilastro della PAC è necessario aumentare i livelli di performance ambientale di tutti gli agricoltori, il cosiddetto greening, e va mantenuta la misura di supporto per i piccoli produttori, veri custodi del paesaggio rurale italiano ed europeo.

3. La misura di gestione del rischio e le misure di stabilizzazione del reddito (articoli 37-40) non devono essere posizionate nell’ambito del Secondo pilastro, in quanto sottraggono risorse utili all’agricoltura di qualità e sostenibile e alle misure contro il cambiamento climatico.

 

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