Le baby carrots bio protagoniste del progetto Fruit & Veg: Natural Health!

Baby Carrots Almaverde Bio

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Il progetto Fruvenh di AOP Gruppo Vi.Va presenta le Baby Carrots italiane sia biologiche che convenzionali di IV Gamma.

Dei 62,9 milioni di tonnellate di orticole coltivate in Europa, secondo dati FAO Eurostat, le carote rappresentano circa 3 milioni di tonnellate.

In Italia la coltivazione copre circa 500.000 tonnellate e si colloca ai primi posti nella produzione europea insieme a Germania, Polonia, Olanda e Francia, escluso UK.

Una coltivazione di grande importanza nel settore orticolo che ha vissuto, negli ultimi anni, una enorme evoluzione grazie all’invenzione delle baby carrots. L’idea nasce in California a fine anni ’80 dall’idea di Youroseek, un produttore stanco di vedersi contestare le carote dai distributori perché troppo disomogenee. Inventò una lavorazione particolare della carota che ne affinava e riduceva la forma, con una sorta di molatura meccanica che consentiva di rendere tutte le carote di forma omogenea, già sbucciate e lavate e quindi pronte al consumo.

Questa idea ha portato ad un incremento dei consumi di carote negli USA del 30% in un quinquennio ed oggi il 70% delle carote vendute è prodotto in questo modo.

Anche in Europa il boom delle baby carrots ha rilanciato i consumi e creato nuove opportunità generando una nuova categoria di IV Gamma particolarmente apprezzata per la facilità d’’uso e la salubrità.

Il progetto europeo Fruit&Veg Natural Health! del Gruppo Aop Vi.Va. le colloca giustamente tra gli ortaggi protagonisti di uno stile alimentare salutare e all’insegna del benessere. Aop Gruppo Vi.Va propone le carote baby con Solarelli,  il marchio di alta qualità di Apofruit.

Anche per Canova, la società del Gruppo specializzata in biologico le mini carote rappresentano una categoria imprescindibile dell’offerta di IV Gamma. La versione biologica è particolarmente attrattiva per i consumatori a target, in particolare donne (30-40 anni) con bambini, attente alla salute e alla dieta propria e dei figli.

Lo conferma il direttore di Almaverde Bio Paolo Pari: “L’alto contenuto di servizio offerto dalle baby carote bio unito agli aspetti salutistici che lo caratterizzano, si sposano perfettamente con il plus della produzione biologica. Dal 2009 le baby carrots  biologiche occupano stabilmente il loro specifico spazio di mercato, i consumi dal 2019 sono costanti, senza particolari impennate ma molto interessanti, occupando uno spazio imprescindibile per l’ortofrutta di IV Gamma”

Il successo delle baby carrots è sicuramente determinato dall’alto contenuto di servizio del prodotto ma anche dall’alta qualità organolettica del prodotto che è considerato la fonte più ricca di beta-carotene in natura un alleato della salute grazie a importanti proprietà antiossidanti e di protezione cardiovascolare, benefici per le ossa, la pelle e la vista. Basti pensare che solo 200 gr. di baby carote possiedono una quantità di beta-carotene circa cinque volte il fabbisogno giornaliero raccomandato (20/25 mg rispetto a 2/4 mg/die), a cui va aggiunto anche l’apporto dei minerali (ferro, calcio, magnesio, rame e zinco), zuccheri e vitamine (A, B, pro-vitamina A), in percentuali altissime.

Le baby carrots, secondo rilevazioni Nielsen sui consumatori occidentali non vengono percepite come carote normali di IV Gamma ma piuttosto come un prodotto a sé stante che consente di nutrirsi in modo salutare, senza sprechi senza alcuna preparazione. Questo vissuto, soprattutto negli USA, è stato comunicato con grande successo nella campagna pubblicitaria “Eat’ Em Like Junk Food”  (Mangiale come fosse un Junk Food) che fece aumentare le vendite del 13% in un solo anno.

Fonte: Ufficio stampa AOA Gruppo Vi.Va

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