Nel corso dell’incontro tra il Direttore Generale della FAO José Graziano da Silva e La Via Campesina, a Roma, è stato sottoscritto un accordo di cooperazione che riconosce il ruolo essenziale dei piccoli produttori di cibo per eliminare la fame nel mondo. La cooperazione si concentrerà su diversi assi di lavoro: promozione di modelli di produzione agro-ecologica, garanzia dell’accesso alla terra e all’acqua per i piccoli produttori di cibo, difesa dei diritti dei contadini per garantire un libero accesso alle sementi. Una particolare enfasi verrà data al ruolo chiave che giovani e donne hanno, oggi, nella produzione di alimenti.
‘Questo è un passo in avanti significativo e un giusto riconoscimento alle nostre rivendicazioni nei confronti delle Istituzioni ed i Governi delle Nazioni Unite per generare un cambiamento delle politiche e l’affermazione della sovranità alimentare – ha affermato Elizabeth Mpofu, segretario generale de La Via Campesina in Zimbabwe –. Ci aspettiamo che questa collaborazione sia di ulteriore supporto ai nostri contadini che lavorano nei loro campi per sfamare la maggioranza della popolazione mondiale’.
Durante l’incontro, La Via Campesina ha manifestato la sua preoccupazione per la divulgazione degli OGM e per la crescente tendenza dei fenomeni di land grabbing che hanno allontanato molti contadini dalle loro terre.
‘I giovani agricoltori sono le prime vittime del land grabbing e il mercato promuove ormai modelli di produzione dettati dalle multinazionali – ha aggiunto Rodolfo Greco, rappresentante dell’Argentina -. É necessario mantenere la presenza dei giovani nelle campagne, rifiutando il futuro poco dignitoso che si prospetta per loro nei grandi centri urbani che sempre più stanno sorgendo’.
Chukki Najundaswamy, rappresentante dell’India ha concluso: ‘I semi devono rimanere nelle comunità rurali, non possiamo permetterci di perderne il controllo a vantaggio di imprese transnazionali capaci di sfruttare questo patrimonio, dobbiamo continuare la nostra lotta per raggiungere la sovranità alimentare’.
(fonte: Bioagricoltura notizie)