La Sicilia è sul podio delle prime regioni italiane ed europee di produzione biologica con 7.000 produttori e una superficie di oltre 200 mila ettari. Una posizione che rischia però di perdere a causa dell’insufficienza dei fondi indispensabili per attuare la conversione delle aziende. A fronte di una richiesta di 90 milioni di euro (circa 9 mila le domande ammesse) i fondi disponibili, infatti, sono solo 15 milioni e ciò preoccupa gli agricoltori.
‘E’ l’ennesima contraddizione che vive la Sicilia – sottolineano il presidente e il direttore della Coldiretti siciliana, Alessandro Chiarelli e Giuseppe Campione – : è una Regione tra le più bio d’Europa, ma ha meno fondi.
Un’anomalia che dev’essere annullata con una rimodulazione che permetta di coprire un fabbisogno che dimostra che gli imprenditori siciliani sul biologico vogliono continuare ad investire".
‘E’ il mercato che richiede il biologico – aggiungono Chiarelli e Campione – e l’incremento riguarda soprattutto due ambiti produttivi in cui l’Isola conferma il primato: ortofrutta fresca e lattiero caseario. Bisogna aumentare lo stanziamento per non rischiare di perdere quanto già le aziende hanno realizzato. Il pericolo è che si lasci la produzione biologica perdendo milioni di euro già investiti’.
La Coldiretti siciliana ha chiesto un incontro urgente con l’assessore regionale Dario Cartabellotta.